Un’altra tragedia ad Aleppo est: le bombe dell’esercito governativo stamani hanno colpito a est della città un capannone e alcune case a Habbet Qubba, dove erano ospitati sfollati di altre zone in fuga dall’offensiva lealista. A riferirlo è stata l’Aleppo Media Center (Amc), piattaforma di reporter della città, che parla di 45 civili morti, mentre in precedenza l’Osservatorio diritti umani aveva riferito di 21 uccisi, tra cui donne e bambini. Si tratta di famiglie che tentavano di spostarsi dalla parte orientale della città verso quella occidentale, sotto il controllo delle forze di Damasco: a denunciarlo sono stati i volontari della Syria Civil Defence, i ‘caschi bianchi’, citati dal sito di notizie vicino all’opposizione siriana Shaam. Il portale ha attribuito l’attacco all’artiglieria del regime di Bashar al-Assad. I civili rimasti uccisi, stando a quanto si legge, sono stati colpiti nella zona di Jab al-Quba. I feriti sono decine.
Avanzano le forze governative. Le forze governative sono ormai ad un passo dalla conquista definitiva di Aleppo. Migliaia di persone, ormai da quattro giorni, sono in fuga dalle zone della città in cui sono in corso i combattimenti tra i ribelli e le truppe del presidente Bashar al-Assad. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, più di cinquantamila persone sono state costrette ad abbandonare le loro case, mentre i soldati del governo di Damasco continuano a conquistare quartiere dopo quartiere, strada dopo strada nuovi territori ad Aleppo, aiutati dai continui raid aerei che piovono sulla martoriata città siriana. La Croce rossa stima invece che gli sfollati siano circa ventimila. Il gruppo di soccorritori volontari noti come Caschi bianchi ha denunciato la morte di almeno 51 civili nei bombardamenti degli ultimi giorni sui quartieri di Bab al Nairan, Al Mayser e Al Salhin. Insomma l’intesa siglata da Vladimir Putin con Teheran e il governo di Damasco sembra aver dato i suoi frutti e la pesante offensiva lanciata dall’alleanza filo governativa per riconquistare il controllo delle zone orientali della città controllate da Al Nusra e dagli oppositori al regime sembra essere ormai ad una svolta decisiva, che dovrebbe portare Aleppo nuovamente sotto il controllo del governo centrale. Per la prima volta dal 2011 ad oggi i ribelli sono in difficoltà e stanno arretrando sotto i colpi dall’alto di Mosca e l’offensiva di terra di Damasco. “I Russi sono decisi a portare a termine l’operazione prima dell’insediamento di Trump”, hanno ammesso già ieri alcune fonti dell’esercito di Damasco ai media internazionali. Dunque la guerra su Aleppo potrebbe concludersi con l’avanzata decisiva già prima del 20 gennaio 2017, giorno in cui Trump si insedierà ufficialmente alla Casa Bianca.
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