Eliseo, meno 5 punti: Marine Le Pen non è più in testa
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Eliseo, meno 5 punti: Marine Le Pen non è più in testa

Non c'è effetto Valls a gauche, sale Macron. Eliseo, meno 5 punti, Marine Le Pen in netto calo. Fillon è primo.

Marine Le Pen
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14 Dicembre 2016 - 19.56


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Era stabilmente in testa da oltre un anno in tutti i sondaggi per l’Eliseo. Marine Le Pen ad oggi è nettamente in calo stando all’ultima rilevazione mensile Ipsos pubblicata oggi da Le Monde. Nella corsa alla successione di François Hollande è in testa l’alfiere ufficiale della destra, François Fillon. L’ex premier Manuel Valls non cresce, mentre a gauche l’unico che avanza, in solitario, è l’ex ministro dell’economia Emmanuel Macron, che non parteciperà alle primarie a sinistra.

Marine Le Pen, fino a qualche mese fa era in testa con una quota che oscillava tra il 26 e il 28,5% dei consensi. A marzo oscillava tra il 27% et 30%. Secondo Ipsos Fillon raccoglie tra il 26 ed il 29% delle preferenze contro il 24-25% della presidente del Front National secondo le quattro possibilità disegnate dall’istituto demoscopico (presenza o meno di Manuel Valls, di Arnaud Montebourg o di François Bayrou).
A meno di cinque mesi dalle presidenziali, cominciano ad arrivare sondaggi meno simili gli uni agli altri di quanto avvenuto finora. Questo, soprattutto per l’uscita di scena di tre personaggi come François Hollande, Nicolas Sarkozy e Alain Juppé, il primo per la rinuncia a ricandidarsi, gli altri perché eliminati alle primarie. Nonostante, sull’onda del trionfo nella sfida interna al centrodestra, Fillon sia stabilmente in testa con una forbice fra il 25 e il 29%, resta tuttavia lontano dal 35, addirittura 37% che Juppé, da lui sonoramente battuto, aveva fino a un mese fa. Una conferma che il sindaco di Bordeaux, più moderato, attirava il voto del centro (e forse anche di sinistra), mentre le ricette radicali di Fillon pescano nell’ elettorato più conservatore e anziano (+14% rispetto alla media fra gli over 65), oltreché ai confini del Front National.
Anche per questo, sono arrivate – dopo mesi – le prime cifre negative per Marine Le Pen. Oscurata prima dal dibattito delle primarie della destra, ora da quelle della gauche, con la rinuncia di Hollande, le dimissioni con candidatura di Valls, la presidente del Front ha anche il problema della nipote Marion Marechal-Le Pen sempre più in disaccordo con i vertici del partito. Senza contare l’ostilità ormai dichiarata del padre Jean-Marie, il leader storico del Front proprio da lei defenestrato.
A sinistra, sia che vinca le primarie Manuel Valls, sia che se le aggiudichi l’ex ministro Arnaud Montebourg, l’oscillazione per colui che rappresenterà la gauche è fra il 12 e il 14%.
Ancora al di sotto di quello che totalizzerebbe Jean-Luc Mélenchon, irriducibile rappresentante della sinistra più radicale, ovviamente senza passare dalle primarie.
Un altro che si avvantaggia della fuga di voti a destra è Emmanuel Macron, il rampante e giovane ex ministro dell’Economia. Che oggi sale dal 10% di novembre al 14-15% se per la gauche si qualificasse Valls. Se ci fosse Montebourg, rappresentante dell’ala più ortodossa a sinistra del PS, il liberal Macron arriverebbe fino al 18%.

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