Una vicenda paradossale. Non si sa se essere contenti perché la giustizia è arrivata, seppure in ritardo o se essere indignato perché un uomo ha potuto fare per anni ciò che voleva e rimanere indisturbato: un ultracentenario di Birmingham, nel Regno Unito, è stato condannato a tredici anni di carcere per pedofilia dalla Corte Penale della città inglese.
I giudici lo hanno riconosciuto colpevole di tutti i 21 capi d’imputazione per gli abusi da lui perpetrati ai danni di due bambine e di un bambino fra il 1974 e il 1983.
L’uomo, 101 anni, camionista in pensione, è con ogni probabilità il più anziano detenuto del Regno Unito. La legge britannica, d’altra parte, non prevede prescrizione per i delitti di natura sessuale.
Il difensore aveva chiesto di tenere conto dell’età e delle precarie condizioni di salute del proprio assistito, sottolineando che avrebbe compiuto 102 anni il prossimo marzo, e che una pena detentiva sarebbe equivalsa a infliggergli l’ergastolo senza possibilità di godere della libertà provvisoria dopo un certo lasso di tempo, punizione tra l’altro adottata molto di rado oltre Manica.
Forse anche per tale ragione la giuria ha impiegato due giorni per emettere il verdetto, ma alla fine ha aderito alle indicazioni del presidente della Corte, il quale aveva sollecitato una «sentenza a doppia cifra» in ragione dei gravi danni psicologici subiti dalle vittime, che ha ringraziato per il «coraggio» con cui hanno permesso di «portare davanti alla giustizia» il reo.
A 101 anni condannato per pedofilia a 13 anni di prigione
Gli abusi compiuti tra il 1974 e il 1983: l'uomo è finito dietro le sbarre nonostante l'età
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19 Dicembre 2016 - 15.54
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