L’Onu: Israele stop a nuove colonie nei territori. Storica astensione degli Usa
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L’Onu: Israele stop a nuove colonie nei territori. Storica astensione degli Usa

La risoluzione è passata con 14 voti a favore. Niente veto di Washington per “difendere la soluzione dei due Stati". Tel Aviv furiosa: "Ci avete abbandonati".

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23 Dicembre 2016 - 22.09


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Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato una risoluzione che impone ad Israele lo stop alla sua politica di insediamenti nei territori palestinesi, inclusa Gerusalemme est. La rioluzione preme inoltre perché la fine del il conflitto Medioriente passi per la creazione di uno Stato palestinese che conviva insieme a Israele. La risoluzione è stata approvata con 14 voti a favore perché gli Usa si sono astenuti e non hanno fatto ricorso al loro potere di veto per bloccare il provvedimento. E questo comportamento degli Stati Uniti è stato una sorpresa.

La scelta di Washington ha scatenato l’ira di Israele che da tempo ha puntato il dito contro l’amministrazione Obama, accusandola di aver tradito Tel Aviv, che ora ritiene l’iniziativa un colpo di coda del presidente Usa uscente. E il presidente eletto Donald Trump è subito intervento via Twitter  spiegando all’Onu e a Obama: “Le cose cambieranno quando sarò in carica”.

Usa: astensione per difendere la soluzione dei due Stati. “Astensione per difendere la soluzione dei due Stati”, ha detto l’ambasciatrice Usa all’Onu, Samantha Power, spiegando la posizione degli Usa.. La continua costruzione di insediamenti “mina seriamente la sicurezza di Israele”, ha aggiunto. “Gli Stati Uniti hanno inviato sia privatamente che pubblicamente per quasi cinque decenni il messaggio che le colonie devono cessare di esistere”, ha spiegato Power che ha sottolineato: “Non si può simultaneamente difendere l’espansione degli insediamenti e difendere la soluzione praticabile dei due popoli, due Stati per arrivare alla fine del conflitto. Si doveva fare una scelta tra colonie e separazione”. Power ha comunque definito Israele “l’unica democrazia in Medio Oriente” dove “va riconosciuto” che la nazione si trova sotto pressione. Secondo l’ambasciatrice, il sostegno degli Usa “non ha mai traballato”.

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Onu: la via dei due Stati messa in pericolo dalle colonie. Secondo la risoluzione, gli insediamenti “costituiscono una flagrante violazione del diritto internazionale e un grande ostacolo per costruire la soluzione dei due stati, così come una pace giusta, duratura e completa”. Inoltre, il Consiglio ribadisce che non riconoscerà alcuna modifica alle linee tracciate nel 1967 salvo diverso accordo tra le due parti attraverso i negoziati. Condanna “tutte le misure volte ad alterare la composizione demografica, il carattere e lo stato del territorio palestinese occupato dal 1967, compresa Gerusalemme Est, in cui accadono confische e  demolizioni di case palestinesi. Allo stesso tempo, il massimo organo decisionale dell’Onu chiede misure per prevenire “tutti gli atti di violenza contro i civili, inclusi atti di terrorismo, così come tutti gli atti di provocazione e distruzione” e condanna l’incitamento all’odio.

Ira di Israele: gli Usa ci hanno abbandonato. E Tel Aviv è furiosa con Obama. L’ambasciatore di Israele presso il Palazzo di Vetro ha parlato di “risoluzione scandalosa”: “Né il Consiglio di sicurezza dell’Onu né l’Unesco possono spezzare il legame fra il popolo di Israele e la terra di Israele”, ha affermato Danny Danon. In merito all’astensione americana Danon ha messo in evidenza che “ci si attendeva che il maggiore alleato agisse in linea con i valori che condividiamo e che mettesse il veto su una scandalosa risoluzione. Non ho dubbi sul fatto che la nuova amministrazione americana e il nuovo segretario generale dell’Onu apriranno una nuova era in termini di relazioni dell’Onu con Israele”. “Gli Stati Uniti hanno abbandonato Israele, il loro unico alleato in Medio Oriente”, ha dichiarato il ministro per le Infrastrutture Pubbliche e l’Energia ed esponente di punta del Likud, Yuval Steinitz. Sulla stessa linea si è espressa anche l’influente lobby ebraica negli Usa, l’Aipac che si è detto “profondamente turbata dal mancato ricorso al veto da parte dell’amministrazione Obama per prevenire una distruttiva, risoluzione anti Israeliana. L’Aipac ha invece espresso il suo apprezzamento per il presidente eletto Donald Trump e ai molti membri del Congresso democratici e repubblicani che avevano fatto pressione affinché gli Usa opponessero il veto” al Consiglio di Sicurezza Onu.

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