Una eroina. Una operatrice umanitaria che ha fatto come impegno principale campagna per l’emancipazione femminile nello Yemen.
Ma era una donna scomoda. Così è stata uccisa in un attentato nella città di Taiz.
Amat al-Aleem al-Asbahi, aveva lavorato per migliorare l’alfabetizzazione femminile nel paese devastato dalla guerra. L’hanno assassinata due killer in motocicletta che l’hanno avvicinata mentre camminava in una strada affollata nel centro della città.
Contro la donna c’era stata una fatwa emessa dallo studioso islamico Abdullah al-Odaini nel mese di settembre, che vietava alle attiviste qualsiasi contatto con gli uomini. E questo aveva reso più difficoltoso il lavoro della comunità che lottava per i diritti umani.
Diverse fonti hanno accusato dell’omicidio il gruppo Resistenza Popolare, al quale appartiene l’autore della fatwa, ma il gruppo ha negato l’accusa. E comunque sul caso è subito calata una cortina di silenzio perché molti giornalisti locali hanno evitato di raccontare troppo la storia per timore di ritorsioni.
Amat al-Aleem al-Asbahi aveva 30 anni: il suo impegno per l’emancipazione delle donne è stato pagato con la vita.
Lottava per i diritti delle donne nello Yemen: uccisa una attivista
Amat al-Aleem al-Asbahi aveva 30 anni: contro di lei c'era stata una fatwa
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6 Gennaio 2017 - 17.47
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