Rischia 142 anni di carcere. Perché nella Turchia di Erdogan è vietato dissentire.
Sorridente e in buona salute, nonostante 3 mesi di detenzione nel carcere di massima sicurezza di Edirne, nel nord della Turchia. Appare così Selahattin Demirtas, leader del partito filo-curdo Hdp, terza forza nel Parlamento di Ankara, nella prima foto resa pubblica da mesi. L’istantanea è stata scattata nel corso di una visita concessa ai suoi familiari in prigione, dove si trova in condizioni di semi-isolamento. Diffusa dall’Hdp, l’immagine ritrae ‘il Gramsci curdo’ (come Gramsci messo in prigione da parlamentare con l’accusa di essere un sovversivo, ndr) – in galera con accuse di “terrorismo” per un presunto sostegno al Pkk – insieme alla moglie Basak, le due figlie, i genitori e la sorella. Per Demirtas, su cui sono in corso numerose indagini, la procura di Diyarbakir ha chiesto fino a 142 anni di carcere.
Demirtas, il Gramsci curdo, riappare in una foto dal carcere di Erdogan
Dopo tre mesi di arresto e il rischio di una condanna a 142 anni il leader dell'Hdp si mostra sorridente
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3 Febbraio 2017 - 14.36
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