Israele 'regolarizza' gli insediamenti sui terreni palestinesi: furto legalizzato
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Israele 'regolarizza' gli insediamenti sui terreni palestinesi: furto legalizzato

Nonostante il monito dell'Onu approvata la controversa legge. Protesta dell'Olp

Israele regolarizza gli insediamenti sui territori
Israele regolarizza gli insediamenti sui territori
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7 Febbraio 2017 - 09.42


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Uno schiaffo all’Onu e alle sue risoluzioni: il Parlamento israeliano ha approvato la legge che ‘regolarizza’ gli insediamenti israeliani costruiti su terreni privati palestinesi in Cisgiordania. La legge è passata con 60 voti contro 52.
L’Olp ha definito la legge un “furto legalizzato” di terre palestinesi, affermando in una dichiarazione che “la colonizzazione israeliana è un ostacolo alla pace e alla possibilità di una soluzione con due Stati”.
La legge è stata anche fortemente contestata dall’opposizione. Il leader laburista Isaac Herzog ha detto più volte che l’approvazione porterà Israele di fronte alla Corte Internazionale Penale dell’Aja. Questa procedura d’accusa contro Israele è stata di fatto firmata – ha osservato Herzog – dallo stesso primo ministro israeliano.
Il Leader di Focolare ebraico (partito vicino al movimento dei coloni) Naftali Bennet – il quale è anche l’ispiratore della legge – ha osservato durante il dibattito che «la determinazione paga. Ai nostri amici dell’opposizione che si sono mostrati sorpresi che un governo nazionalista abbia passato una legge a beneficio degli insediamenti vogliamo dire che questa è la democrazia», ha rimarcato.
Fino ai giorni scorsi sembrava che la legge non dovesse essere approvata e che dovesse slittare a nuova data, ma il premier Benjamin Netanyahu ha annunciato da Londra che il provvedimento sarebbe stato esaminato secondo programma e che dei contenuti della legge aveva informato la nuova amministrazione statunitense. A quanto pare, il primo ministro Netanyahu non avrebbe partecipato al voto della Knesset a Gerusalemme, in quanto ancora in volo da Londra a Tel Aviv

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