In Tanzania campagna anti-gay, il ministro: pubblicherò i loro nomi
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In Tanzania campagna anti-gay, il ministro: pubblicherò i loro nomi

Nel paese sono stati chiusi i centri di cura dell'Aids considerati centri di diffusione dell'omosessualità

In molti paesi africani i gay sono perseguitati
In molti paesi africani i gay sono perseguitati
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globalist Modifica articolo

18 Febbraio 2017 - 16.42


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Più o meno una caccia alle streghe che vede protagonisti molti paesi africani dove essere gay vuol dire subire persecuzioni e discriminazioni: il ministro aggiunto della Sanità Hamisi Kigwangalla ha minacciato oggi di pubblicare i nomi degli omosessuali che fanno commercio dei loro corpi, qualche giorno dopo la chiusura dei centri specializzati nella cura all’Aids, accusati di promuovere l’omosessualità.
Il governo sta lanciando inchieste contro “le lobby dell’omosessualità”, ha affermato su Twitter il ministro. “Pubblicherò – ha continuato – una lista di gay che vendono i loro corpi su internet. Coloro che pensano chequesta campagna sia una sparata, si sbagliano. Il governo ha il braccio lungo e arresterà tutti coloro che sono implicati”.
L’omosessualità è punibile in Tanzania con pene detentive pesanti. Ma solo recentemente il governo ha cominciato una campagna molto decisa contro i gay.
A luglio il commissario regionale di Dar es Salaam ha ordinato una serie di arresti di gay nei bar e nei club della capitale economica del Paese. Inoltre le autorità hanno vietato l’importazione e la vendita dei lubrificanti sessuali.

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