Londra, stop a cittadini Ue: da metà marzo porte chiuse
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Londra, stop a cittadini Ue: da metà marzo porte chiuse

La data scelta da Theresa May per i negoziati sarebbe il 15 marzo. E La Scozia vuole un secondo referendum per l'indipendenza

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28 Febbraio 2017 - 09.14


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Dal 15 marzo partono i negoziati in Gran Bretagna per formalizzare l’uscita del paese dall’Unione Europea. Ed è subito panico. Pare infatti, secondo indiscrezioni della stampa britannica che Londra voglia chiudere le porte ai cittadini Ue già a partire da quella data.

Fonti di governo rivelano che Theresa May avrebbe scelto la data, la metà di marzo, per invocare l’articolo 50 del Trattato di Lisbona, cioè il via ai negoziati sul “divorzio” di Londra da Bruxelles, destinati a durare due anni. Le stesse fonti precisano che quella data sarà la scadenza della “libertà di movimento”, uno dei principi fondamentali della Ue: da quel momento nessun europeo potrà più venire a cercare lavoro in questo paese.

E come se non bastasse la Scozia, che già aveva ribadito la sua volontà di ‘remain’, si starebbe preparando a un nuovo referendum per dividersi dal Regno Unito.

Leggi: Sì alla Brexit, ma i giovani la Scozia e l’Irlanda del Nord vogliono rimanere

Da Edimburgo circolano infatti indiscrezioni che il governo autonomo scozzese guidato dalla premier Nicola Sturgeon, davanti alla minaccia di una “hard Brexit”, che porterà il Regno Unito fuori non solo dalla Ue,  convocherà appunto un referendum per l’indipendenza dalla Gran Bretagna, con lo scopo di ottenere la sospirata sovranità (come provò a fare senza successo nel referendum del 2014) e di restare nella Ue.

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