Hamon rilancia il suo progetto: una Francia sociale e ecologica
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Hamon rilancia il suo progetto: una Francia sociale e ecologica

Il candidato socialista dato per perdente rilancia la piattaforma di sinistra e strizza l'occhio a Hollande

Benoit Hamon
Benoit Hamon
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19 Marzo 2017 - 18.47


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Lo danno per perdente, nemmeno destinato ad arrivare al ballottaggio, mentre una parte dei socualisti francesi più o meno apertamente appoggia Macron. Ma lui non demorde.
E ha fatto un discorso orientato a sinistra, fitto di critiche agli sfidanti, con strizzate d’occhio all’attuale presidente François Hollande.
Così il candidato socialista alle presidenziali francesi, Benoit Hamon, ha tentato di rilanciare la sua campagna per la corsa all’Eliseo in un affollato incontro a Parigi. Circondato da 20mila persone nel palazzo sportivo di Bercy, e da altre 5mila all’esterno della struttura (i dati sono degli organizzatori), il vincitore delle primarie socialiste si è presentato come il promotore di “una repubblica sociale ed ecologica”. La protezione del modello sociale francese, gli investimenti nell’istruzione con la creazione di 40mila posti di lavoro per insegnanti, la riduzione dell’energia nucleare e la rinuncia ai veicoli diesel entro il 2025 sono stati alcuni dei punti su cui ha insistito. Poi la tutela dell’industria francese, a cui ha promesso di riservare il 50% dei contratti pubblici.
La manifestazione ha avuto marcato carattere politico, in un momento in cui i sondaggi attribuiscono a Hamon soltanto il 15% delle preferenze nelle intenzioni di voto. Dato che lo piazza in quarta posizione, ‘minacciato’ dal neocomunista Jean-Luc Mélenchon che ieri ha radunato a Parigi 130mila sostenitori (dati degli organizzatori).
 Al comizio di Hamon erano presenti, tra gli altri, la ministra dell’Educazione, Nadjat Vallaud-Belkacem, la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, l’economista Thomas Piketti.
Il candidato socialista si è rivolto ai membri del partito che hanno preso le distanze dalla sua candidatura per appoggiare invece Emmanuel Macron, piazzato meglio di lui nei sondaggi. Senza nominarlo, ha criticato l’ex premier Manuel Valls, sconfitto alle primarie e che sul settimanale Le Journal du Dimanche ha attaccato duramente il suo programma. Ha elogiato Hollande, ma anche l’attuale primo ministro Bernard Cazeneuve e il titolare della Difesa Jean-Yves Le Drian, secondo indiscrezioni dei media sul punto di schierarsi con Macron.
Ma le critiche più dure sono state proprio per quest’ultimo, per il conservatore François Fillon e per la leader dell’ultradestra Marine Le Pen. “Il partito del denaro ha molte facce, molti candidati, in queste elezioni”, ha detto Hamon, attaccando i programmi degli sfidanti. Secondo il socialista, Fillon e Macron vogliono frenare la destra adottandone le posizioni: “I loro programmi liberali sono ciò che fa prosperare l’estrema destra in tutta Europa”.

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