Sono i potenziali terroristi di domani, i cosiddetto ‘cuccioli’ del Califfato a cui viene insegnato a sparare e uccidere fin da piccoli: il governo francese ha annunciato misure per la presa in carico dei bambini dei cittadini francesi partiti alla volta di Iraq e Siria per combattere al fianco dei jihadisti dello Stato islamico (Isis).
Stando agli ultimi dati diffusi dalle autorità, sono circa 750 i francesi che combattono nelle file dell’Isis, in particolare a Mosul e Raqqa, e 450 i figli di genitori francesi attualmente in Iraq e Siria, tra cui almeno una ventina già identificati come combattenti.
L’intelligence teme che questi bambini diventino delle “bombe a orologeria”: alcuni di loro hanno già imparato a sparare con un kalashnikov, a piazzare esplosivi e hanno partecipato a violenze.
“Ogni situazione sarà valutata dalle autorità competenti e si deciderà eventualmente per procedere a livello penale. Sarà il tribunale dei minori a decidere tutte le misure di protezione necessarie”, ha detto il premier francese Bernard Cazeneuve, aggiungendo che saranno garantite cure mediche e psicologiche.
Parigi: dovremo prendere e rieducare i figli dei foreign fighter
In Iraq e Siria ci sono circa 450 bambini francesi: insegnano loro a sparare e uccidere dopo aver fatto il lavaggio del cervello
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23 Marzo 2017 - 19.29
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