Vogliono chiamare la figlia Allah: ma la Georgia si oppone
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Vogliono chiamare la figlia Allah: ma la Georgia si oppone

Due genitori fanno causa allo stato americano rivendicando la libertà di scelta.

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28 Marzo 2017 - 22.01


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 L’hanno scelto perché è «nobile» e, assicurano, non ha niente a che vedere con la religione, ma il cognome che una coppia di genitori americani ha dato alla propria figlia non va proprio giù alle autorità della Georgia, che rifiutano di emettere un certificato di nascita per la piccola ZalyKha Graceful Lorraina… Allah.
Il problema non sta tanto nel significato o nell’eventuale connotazione islamica del cognome quanto nel fatto che sia proprio il cognome. Elizabeth Handy e Bilal Walk devono chiamare la propria figlia Handy, Walk o una combinazione dei due, sottolineano le autorità.
I due, però, non ci stanno e, sostenuti dall’Unione americana delle libertà civili (Aclu), stanno facendo causa alla Georgia. «Lo Stato non ha diritto di dire ai genitori come possono o non possono chiamare i loro figli», attacca la direttrice esecutiva dell’Aclu Georgia, Andrea Young, come riporta l’Atlanta Journal-Constitution. 
Nata il 25 maggio del 2015, ZalyKha Graceful Lorraina Allah rimane intanto senza un certificato di nascita. Con spiacevoli conseguenze per i genitori. Sprovvisti del documento, Handy e Walk non possono infatti avere copertura sanitaria tramite Medicaid o ricevere aiuti alimentari, entrambi programmi federali destinati alle famiglie a basso reddito.
“Allah” significa “Dio” in arabo, tanto per i musulmani che per i cristiani e gli ebrei.

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