Strage di Khan Sheikhum, le autopsie confermano: usate armi chimiche
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Strage di Khan Sheikhum, le autopsie confermano: usate armi chimiche

Saliti a 86 i morti, 30 sono bambini. Il ministro della Giustizia turco, Bekir Bozdag: le autopsie provano l'uso di armi chimiche.

Siria, bambini dopo l'attacco chimico
Siria, bambini dopo l'attacco chimico
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6 Aprile 2017 - 11.04


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Si aggrava il bilancio delle vittime dell’attacco di martedì nella provincia di Idlib, in cui sarebbero state utilizzate armi chimiche: i morti accertati al momento sono 86, di cui 30 bambini e 20 donne.

Il ministro della Giustizia turco, Bekir Bozdag, ha parlato dei risultati delle autopsie effettuate sui cadaveri di tre vittime, morte dopo il ricovero in Turchia. Secondo il ministro, gli esami effettuati provano l’uso di armi chimiche nel raid. Agli esami effettuati nella provincia meridionale di Adana, secondo Anadolu, hanno partecipato su invito di Ankara anche esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità.

Uno dei medici che hanno accolto i primi feriti nella zona di Idlib subito dopo l’attacco aveva parlato di 25 minori e 16 donne tra i civili morti per soffocamento, documentati con nome e cognome, nell’attacco compiuto con presunte sostanze chimiche nella Siria centro-settentrionale. Interpellato telefonicamente, il dottor Ahmad Dbays ha detto di aver documentato la morte di 74 persone e che il bilancio era destinato a salire – “forse oltre 100 morti” – a causa della gravità delle condizioni di salute di decine di feriti.

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“Se le informazioni arrivate sull’attacco in Siria saranno confermate, si tratta del peggiore attacco dal 2013”, ha detto Kim Won-Soo, Alto Rappresentante Onu per il disarmo.

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