“È evidente che il colpevole è Assad e che l’utilizzo di armi chimiche è una linea rossa che è stata oltrepassata. I cattivi stanno da quella parte” ma “l’azione di Trump mi lascia molti dubbi”. Lo ha affermato Enrico Letta in merito all’azione militare Usa in Siria.
L’ex premier non è sorpreso dal generale apprezzamento europeo per l’intervento: “È ovvio -dice- che tutti cerchino di riallinearsi dopo quello che è successo, ma la verità è che Trump se ne è infischiato dell’Europa con un pericoloso unilateralismo. E il conto, prima di tutto in termini di instabilità nell’area e in effetti sui flussi migratori, rischiamo di pagarlo noi europei. Lo dico perché nel 2013 il tema era stato affrontato a lungo e in modo approfondito tra Obama e i suoi alleati”.
Per Letta, Trump si è mosso “sulla spinta di un’onda mediatica, quando ha visto una chiara finestra di opportunità con le foto dei bambini uccisi dal gas. Ma la politica estera deve essere fatta seguendo la razionalità e non l’emotività”.
Per l’Ue lo scenario è complesso: “Pensiamo davvero -avverte- che eliminato Assad si eliminino i problemi in Siria? Oggi il nemico vero per l’Europa è Daesh e Daesh è nemico di Assad. Sono interrogativi aperti. E poi non penso che si possa provare sollievo per un’azione così unilaterale. Cosa succederà se la prossima volta Trump deciderà allo stesso modo una mossa contro gli interessi europei?”.
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