Un vero e proprio Attila. Depotenziare le agenzie che tutelano l’ambiente, libertà di caccia senza troppi vincoli, dismissione delle tutele per alcuni ‘monumenti nazionali’ ossia paesaggi protetti.
Adesso il presidente Donald Trump dovrebbe firmare a breve un altro ordine esecutivo che consentirà di espandere notevolmente le perforazioni offshore in alcune zone dell’Artico, dell’Oceano Atlantico e Pacifico.
La firma, attesa prima dello scadere dei suoi 100 giorni alla Casa Bianca, innesca una marcia indietro totale rispetto alla politica del predecessore Barack Obama, che aveva introdotto importante restrizioni alle perforazioni offshore.
“Le amministrazioni passate sono state eccessivamente restrittive verso l’esplorazione energetica offshore”, ha dichiarato un funzionario della Casa Bianca. L’ordine esecutivo “prevede una revisione fondamentale delle zone disponibili alle esplorazioni del petrolio e del gas offshore e dei regolamenti che disciplinano queste attività”, parole che risuonano come una cascata di monete sonanti per l’industria estrattiva del petrolio e del gas.
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