“Non serve curare l’apparenza, perché Dio guarda l’anima e il cuore e detesta l’ipocrisia. Per Dio, è meglio non credere che essere un falso credente, un ipocrita!”. Lo ha detto Papa Francesco durante l’omelia pronunciata nel corse della celebrazione eucaristica all’Air Defense Stadium de Il Cairo.
“‘esperienza dei discepoli di Emmaus ci insegna – ha continuato il Papa – che non serve riempire i luoghi di culto se i nostri cuori sono svuotati del timore di Dio e della Sua presenza; non serve pregare se la nostra preghiera rivolta a Dio non si trasforma in amore rivolto al fratello; non serve tanta religiosità se non è animata da tanta fede e da tanta carità”.
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Questione Regeni. Nessuna certezza sull’incontro di ieri mattina avvenuto fra il Pontefice e il presidente egiziano Al-Sisi. Secondo alcune fonti egiziane, infatti, il Papa avrebbe accennato al presidente di Giulio Regeni, il ricercatore italiano trovato morto in Egitto. Ma al momento conferme da parte della Santa Sede non ve ne sono. Ancora ieri, infatti, il portavoce vaticano Greg Burke aveva risposto semplicemente ricordando che “l’incontro fra il Papa e Al-Sisi è stato strettamente privato”. Parole che comunque non hanno del tutto smentito una notizia che invece alcuni media egiziani sono più propensi a confermare.
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Di certo resta il fatto che, almeno indirettamente, nel discorso ufficiale con le autorità del Paese dopo l’incontro privato con Al-Sisi, il Papa non ha mancato di ricordare “le famiglie che piangono i loro figli e figlie” e di rivendicare “un rigoroso rispetto dei diritti umani”. “Violenze che fanno soffrire ingiustamente tante famiglie – ha detto -, alcune delle quali sono qui presenti”.
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