È finita nel modo più avvelenato possibile la campagna elettorale che domani porterà i cittadini francesi a scegliere il candidato che espugnerà l’Eliseo. Con un annuncio a sorpresa nella notte lo staff di En March! di Emmanuel Macron ha denunciato un attacco di hacker “massiccio e coordinato” che ha portato alla diffusione di “varie informazioni interne” sui social media.
Email, documenti contabili e contratti dalla campagna del candidato centrista sono stati diffusi. I file sono stati inviati in forma anonima su un sito web di condivisione e la persona responsabile del post è ancora poco chiara.
“Non si tratta in effetti di una semplice operazione di pirateria informatica – prosegue la nota – ma di un tentativo di destabilizzare le elezioni presidenziali francesi”. Caselle di posta elettronica di vari responsabili del candidato all’Eliseo sono state piratate a partire da alcune settimane fa e “mail, documenti contabili, contratti etc..” sono stati pubblicati in rete in serata.
I testi ‘rubati’ sono stati fatti circolare “insieme a falsi documenti per seminare il dubbio e la disinformazione”. Secondo la Bbc, sono stati pubblicati 9 gigabytes di dati da un utente anonimo.
Così tra duelli televisivi che hanno sfiorato la rissa, denunce su presunti conti alle Bahamas, lanci di uova, annunci preoccupanti da parte dell’Isis per colpire i candidati e i seggie, oggi, quest’ultima denuncia dello sfidante centrista all’Eliseo, non si può certo dire che quella francese sia stata una campagna elettorale tranquilla.
Intanto Macron vola nei sondaggi e ha guadagnato tre punti nelle intenzioni di voto, secondo una rilevazione di Elabe per BfmTv: 62% per Macron contro 38% per la rivale Marine Le Pen. A questo punto non solo la Francia, ma il mondo è in attesa di capire quello che succederà domani, quando i francesi si recheranno per la seconda volta alle urne, tra allarmi sicurezza e preoccupazione e chi vincerà, se il centrista di En Marche o l’ultradestra xenofoba, che potrebbe destabilizzare definitivamente l’Europa e l’Unione. Esattamente come potrebbe essere stato un ulteriore tentativo di destabilizzare il voto questo attacco hacker.
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