La cosa non era nemmeno troppo nascosta, anche solo leggendo le dichiarazioni dei “putiniani” d’Europa che – compresi i filo-russi di sinistra – che tendevano a mettere tra parentesi il violento fascismo lepenista, l’isolazionismo sovranista e xenofobo, per sottolineare gli aspetti più populisti e la critica al sistema finanziario.
Oltre a ciò – è abbastanza evidente – per ragioni comprensibili dal punto di vista di Mosca, Putin guarda con favore tutti quei leader e partiti e movimenti che vogliono indebolire l’Unione Europea. Ed il perché è fin troppo evidente.
Adesso, a urne chiuse, è arrivato un invito a “superare la diffidenza reciproca” e “unire le forze”. Il presidente russo Vladimir Putin ha mandato un telegramma a Emmanuel Macron che tra poco salirà all’Eliseo. Oltre alle congratulazioni per la sua vittoria nelle elezioni presidenziali francesi, Putin ha confermato la sua disponibilità a lavorare in modo costruttivo sull’agenda bilaterale, regionale e globale.
L’annuncio delle congratulazioni è arrivato tuttavia parecchie ore dopo rispetto alle principali potenze mondiali. Il tutto, dopo che, durante le presidenziali francesi, il Cremlino si era esposto a favore di Marine Le Pen – europarlamentare dal 2004 e presidente del Front National dal 16 gennaio 2011 al 24 aprile 2017 – pur sostenendo di non volersi immischiare nelle faccende interne di un altro Paese. Da ricordare che la leader del Front National Le Pen è stata ricevuta al Cremlino dal presidente russo Vladimir Putin lo scorso 24 marzo.
La stampa russa durante la campagna elettorale ha attaccato variamente Macron, chimandolo “signor nessuno” e “uomo di plastica”, facendo anche leva sulla presunta omossessualità più volte smentita dallo stesso candidato. E comunque di tante cose ci si dovrebbe interessare di Macron, eccetto i suoi gusti sessuali.
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