C’è da fare presto per evitare morti per fame, sete e stenti: le Nazioni Unite hanno annunciato che un contributo di 1,4 miliardi di dollari sarà necessario quest’anno per aiutare 1,8 milioni di rifugiati in fuga da guerra e carestia nel Sud Sudan. L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) e il Programma Alimentare Mondiale (Pam) hanno presentato a Ginevra un piano di azione con un bilancio due volte superiore ai 781 milioni di dollari (714 milioni di euro) che avevano in precedenza reclamato per far fronte a questa crisi.
“Gli aspri combattimenti e il deterioramento delle condizioni umanitarie in Sud Sudan spingono la gente a fuggire dalla propria abitazione, con numeri record”, ha avvertito il responsabile dell’Unhcr, Filippo Grandi, in un comunicato.
A due anni e mezzo dalla sua indipendenza, il Sud Sudan è sprofondato nel dicembre 2013 in una guerra civile che ha provocato decine di migliaia di morti.
Circa 1,8 milioni di sudsudanesi, tra i quali un milione di bambini, si sono rifugiati nei Paesi vicini: Uganda, Sudan, Etiopia, Kenya, Repubblica Democratica del Congo e Centrafrica.
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