Al via il G7, mentre 30 milioni di persone stanno morendo di fame
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Al via il G7, mentre 30 milioni di persone stanno morendo di fame

Gentiloni ammette: non sarà facile ma servono risultati. Previste manifestazioni di protesta

A Taormina riunione del G7
A Taormina riunione del G7
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26 Maggio 2017 - 10.50


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Una prova per Gentiloni. C’è da discutere di tante cose: dall’ambiente e le disastrose volontà di Trump alla lotta al terrorismo e anche a come non alimentare più il terrorismo. E poi i rapporti internazionali e i trattati.
Il premier italiano Paolo Gentiloni, dal teatro greco di Taormina, ha mandato un videomessaggio ai governanti del G7. “Chiediamo risultati, sappiamo che non sarà un confronto semplice ma lo spirito di Taormina ci può aiutare ad andare nella direzione giusta” ha detto. Intanto il presidente Ue, Donald Tusk, ha definito questo come “il più difficile dei G7”.
Bene. Ma a margine del G7 c’è un mondo che ha fame e e che aspetta e 30 milioni stanno morendo di fame in paesi devastati da guerra e carestia. Ci sono politiche economiche scellerate che in pochissimi anno hanno determinato le fortune di pochi e le sfortune di molti.
La giornata

l presidente del Consiglio Ue Donald Tusk si è detto “positivamente sorpreso dai commenti di Trump sulla Brexit”. Il presidente americano ha infatti affermato che “l’Unione europea è più forte dopo l’uscita della Gran Bretagna”. Tusk, parlando del suo incontro con il tycoon avvenuto giovedì a Bruxelles, ha aggiunto che il divorzio del Regno Unito dall’Ue “è stato solo un incidente e non un trend. E Trump si è detto d’accordo. E’ stato un momento molto positivo della nostra discussione”.

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Arrivati tutti i leader, Trump in ritardo

Tutti i leader del G7 sono arrivati al Teatro greco di Taormina, accolti dal premier italiano Paolo Gentiloni. L’ultimo in ordine di tempo è stato il presidente americano Donald Trump, giunto oltre l’orario previsto.

Corteo contro il summit: saremo oltre 3mila

“Saremo 3.000-3.500 e i negozianti non devono avere paura, il clima di tensione è stato creato ad arte contro di noi nel tentativo di spostare l’attenzione dei media sulla parte vuota della contestazione e non parlare dei veri temi: il potere dei grandi, la militarizzazione, la fame nel mondo, la morte dei migranti”. Sono i punti chiave della conferenza dei ‘No G7’ nella piazza del Municipio di Giardini Naxos sul corteo il summit di Taormina. Per uno dei loro esponenti, Gianmarco Catalano “i black bloc sono un’invenzione mediatica”, ma in realtà “sono degli infiltrati di altre parti, di chi non vuole fare sentire le voci dal basso”. Sulla sicurezza del corteo spiega che “c’è un cordone di protezione, ma – precisa – noi non siamo poliziotti, non possiamo fermare i manifestanti”.

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Tusk: “D’accordo con Trump, sul terrorismo serve pugno duro”

L’attacco terroristico di Manchester “è stato il punto più tragico” toccato durante il vertice Nato a Bruxelles, e “sono stato totalmente d’accordo con il presidente Usa Donald Trump sul fatto che la comunità internazionale, il G7, gli Usa, la Ue devono essere duri, persino brutali, nei confronti del terrorismo”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk.

Tusk: “Migranti, problema globale”
“L’obiettivo più importante sui migranti è mantenere il G7 unito sulla considerazione che l’immigrazione è una questione globale, e non regionale”. Lo chiarisce il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, che parla della speranza “di poter convincere i nostri nuovi colleghi attorno al tavolo su questo punto”.

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