Al via a Taormina la seconda e ultima giornata del G7. Il premier Paolo Gentiloni, padrone di casa, ha accolto i leader di cinque paesi africani all’hotel San Domenico: il vertice oggi infatti è allargato ai leader di Tunisia, Nigeria, Niger, Etiopia e Kenia. Partecipano anche il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, i rappresentanti del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde, della Banca Mondiale Jim Yong Kim e dell’Ocse Angel Gurria.
“Un benvenuto ai componenti del G7, ai leader e le organizzazioni che partecipano a questa seduta ‘outreach’. Quest’anno abbiamo messo al centro di questa sessione i rapporti con l’Africa”, ha detto il presidente del Consiglio aprendo i lavori. “Taormina e la Sicilia – ha ricordato Gentiloni – dicono quanto è importante per noi il rapporto con l’Africa, ci troviamo nel cuore del Mediterraneo e oggi la discussione con l’Africa si concentra sull’esigenza di partnership a tutto campo tra G7, organismi internazionali e paesi africani con l’obiettivo d’innovazione e sviluppo del capitale umano. Credo sia importante – ha aggiunto Gentiloni – anche ricordare che il prossimo G20, che la Germania ospiterà, avrà una linea di continuità con oggi, dedicando un’attenzione particolare all’Africa e in particola all’attrazione degli investimenti in Africa. L’agenda 2063 per l’Africa rappresenta un capitolo fondamentale per il continente. Il premier ha quindi chiesto di aprire la discussione a due interventi, quello del presidente della Guinea, che è anche presidente di turno dell’Unione africana, Alpha Condé, e al segretario generale dell’Onu, Guterres.
Intanto Donald Trump, ce al suo rientro negli Usa dovrà affrontare la spinosa questione del Russiagate, lascerà Taormina al termine dei lavori del G7 senza tenere la consueta conferenza stampa. La notizia è emersa dal programma della giornata del presidente americano diffuso dalla Casa Bianca. Dopo il pranzo di lavoro con gli altri leader, Trump nel pomeriggio si recherà subito alla base di Sigonella dove parlerà alle truppe Usa. Poi l’imbarco sull’Air Force One che lo riporterà con la first lady Melania a Washington.
La conseguenza diretta della decisione dell’amministrazione Trump è che anche la cancelliera Angela Merkel ha rinunciato alla conferenza stampa finale della delegazione tedesca al G7. La Merkel avrà solo un breve colloquio con i giornalisti tedeschi, non con la stampa internazionale. Come nel caso di Trump, a Taormina si rincorrono ipotesi per spiegare la decisione di cancellare la conferenza stampa: ieri i due leader hanno avuto una discussione, definita “vivace e franca” dalla Merkel, senza replicare frontalmente alle accuse di Trump alle pratiche commerciali tedesche.
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