La polizia brasiliana ha arrestato due uomini di 27 e 29 anni per aver tatuato la scritta “Sono un ladro e un furbastro” sulla fronte di un 17enne che accusavano di voler sottrarre una bicicletta.
I due – un tatuatore e un suo amico muratore – sono stati fermati dopo che il video della «punizione» che hanno inflitto al giovane, da loro diffuso in rete, ha suscitato un’ondata di sdegno e commozione online. Nel filmato – che ci asteniamo dal pubblicare – si vede il 29enne muratore tatuare la fronte del 17enne mentre con l’amico lo deride. Il ragazzo appare confuso, assente e passivo.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, i due assalitori se la sarebbero presa con il giovane con il pretesto che stesse tentando di rubare una bicicletta nel condominio in cui il tatuatore 27enne abita a São Bernardo do Campo, nella periferia di San Paolo, la stessa località in cui il 17enne vive insieme alla famiglia.
Il giovane – che soffre di disturbi mentali e fa uso di droghe – confessa di essere stato «molto ubriaco» al momento dell’aggressione, ma nega di aver voluto rubare: «Ho messo una mano su una bicicletta, ma non stavo rubando né sapevo che cosa stessi facendo», ha raccontato alla Folha de S. Paulo.
Legato il ragazzo mani e piedi con il suo consenso, i due adulti hanno proseguito con la loro folle vessazione dicendogli che gli avrebbero fatto un tatuaggio: «Ho chiesto di farmelo sul braccio, ma loro mi hanno detto che sarebbe stato in testa e hanno cominciato a ridere pensando alla frase che avrebbero scritto», ha continuato il ragazzo. «Allora li ho implorati di spezzarmi le braccia e le gambe piuttosto, ma di evitare di farmi questo», ha aggiunto.
I fatti risalgono al 31 maggio scorso, ma il 17enne, sentendosi «umiliato», ha fatto perdere le sue tracce e non è tornato a casa fino a sabato 10 giugno. I suoi assalitori sono stati arrestati venerdì e si trovano in carcere con l’accusa di torture.
L’associazione Afroguerrilha ha lanciato un crowdfunding su “Vakinha” per pagare al ragazzo la rimozione laser del tatuaggio.
La foto.