La scure del Sultano in attesa che sia ripristinata la pena di morte: un tribunale di Ankara ha condannato 23 persone all’ergastolo con l’accusa di aver preso parte al tentato colpo di Stato del 15 luglio scorso. Lo riporta l’agenzia di stampa Anadolu, spiegando che i 23 imputati sono stati riconosciuti colpevoli del ”tentato di rovesciare l’ordine costituzionale” e ”privare i cittadini della loro libertà”. Due soldati sono stati assolti.
Il procuratore ha affermato che i soldati golpisti hanno costretto il segretario generale della presidenza turca Fahri Kasirga in un’ambulanza e di averlo portato nella base militare di Akinci ad Ankara, dove si ritiene sia stato organizzato il complotto.
L’Anadolu ha aggiunto che il colonnello Muhsin Kutsi Baris, ex comandante delle guardie presidenziali, è stato condannato a 12 anni di carcere per aver ”tolto (a Kasirga, ndr) la libertà rapendolo”. Il processo era iniziato il 22 maggio con oltre 220 imputati, tra cui una ventina di ex generali.
Il governo di Ankara ritiene che la mente del tentato golpe sia l’imam Fethullah Gulen, che vive in esilio volontario negli Stati Uniti e che ha sempre negato le accuse. Gulen è uno dei 221 sospetti.
Fallito golpe in Turchia: 23 condanne all'ergastolo
La scure della repressione di Erdogan si abbatte in attesa del ripristino della condanna a moerte
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15 Giugno 2017 - 17.59
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