Uno scontro all’interno della famiglia reale saudita o, forse, un riequilibrio di poteri all’interno dei vari rami familiari: Mohammed bin Salman principe ereditario del regno, al posto del nipote 57enne Mohammed bin Nayef. Secondo quanto stabilisce il decreto reale emanato dal re, il nuovo principe ereditario è stato nominato anche vice primo ministro e mantiene la carica di ministro della Difesa. Mohammed bin Nayef, oltre a predere la carica di principe ereditario, è stato anche rimosso dal suo incarico di ministro dell’Interno.
Al suo posto però è andato il nipote Abdulaziz bin Saud bin Nayef. Così il ramo Nayef ha continuato a mantenere il controllo della sicurezza interna e della provincia orientale, dove ci sono i pozzi di petrolio, in mano al fratello di Mohammed bin Nayef.
Secondo l’agenzia di stampa ufficiale saudita ‘Spa’, la nomina di Mohammed bin Salman è stata approvata da 31 dei 34 componenti dal Consiglio di fedeltà, che definisce la successione al trono.
Re Salman – come detto – ha anche nominato il principe Abdulaziz bin Saud bin Nayef come nuovo ministro dell’Interno, mentre Ahmed bin Mohammed al-Salem è stato scelto come suo vice.
Tra le varie nomine, re Salman ha anche scelto il principe Bandar bin Faisal bin Bandar come assistente del capo dell’intelligence generale e il principe Abdulaziz bin Turki bin Faisal bin Abdulaziz come vice presidente del consiglio di amministrazione dell’Autorità generale per lo sport.
Fra i nuovi consiglieri della corte reale ci sono il principe Bandar bin Khalid bin Faisal bin Abdulaziz Al-Saud e, con il rango corrispondente a quello di ministro, il principe Turki bin Mohammed bin Fahd bin Abdulaziz Al-Saud. Il principe Abdul Aziz bin Fahad bin Turki bin Abdul Aziz è il nuovo vice governatore della regione di Al-Jouf.
Lo scenario
Da un punto di vista interno Mohammed bin Salman potrebbe avviare una serie di riforme economiche e anche maggiore liberalizzazione dei costumi, magari a beneficio dei diritti delle donne.
Dal punto di vista della politica estera il nuovo principe ereditario ha voluto l’intervento militare in Yemen, la linea dura nei confronti dell’Iran – trovando in questo un accordo con Trump che ha incontrato alla Casa Bianca – e il blocco nei confronti del Qatar, sospettato di finanziare i movimenti jihadisti legati ai Fratelli mussulmani..
Forse punta a fare l’Arabia saudita “great again” e c’è da capire quanto ciò peserà nei difficili equilibri della regione.
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