Pogba e la strage di Manchester: sono un musulmano triste
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Pogba e la strage di Manchester: sono un musulmano triste

Il giocatore dello United parla del suo dolore: questo non è il vero Islam

Paul Pogba si racconta in un'intervista senza veli sul suo credo e il suo disagio nell'essere musulmano
Paul Pogba si racconta in un'intervista senza veli sul suo credo e il suo disagio nell'essere musulmano
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30 Giugno 2017 - 15.45


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Non è facile ai nostri giorni essere musulmani, davanti ai continui attentati e alle violenze che creano non pochi disagi in chi crede ed è fedele alla religione musulmana, a causa degli estremisti. Il racconto sincero del giocatore del Manchester United tocca il cuore e obbliga all’ascolto. “È un momento davvero difficile, ma non possiamo arrenderci, non possiamo lasciarli vincere e smettere di vivere”. Così il giocatore del Manchester United, Pogba, che ha parlato del terribile attacco alla Manchester Arena del 22 maggio scorso dopo il concerto di Ariana Grande e con tristezza ha raccontato alla rivista Esquire quanto sia complicato essere un musulmano in quella città in questo momento: “Uccidere un altro essere umano è qualcosa di folle e non ha nulla a che fare con la religione, questo non è l’Islam e lo sanno tutti, non solo io”.
Nella lunga intervista l’ex bianconero ha parlato anche della perdita del padre Fassou a meno di due settimane dalla finale di Europa League contro l’Ajax, vinta dallo United, che gli è servita per capire “Mio papà era un uomo molto forte, pure molto testardo, ma era anche molto buono, divertente e intelligente, è stato un ottimo padre e io sono orgoglioso di essere suo figlio, quanto è successo mi ha fatto capire che la vita dev’essere goduta fino in fondo, perché in un attimo cambia tutto e non ci sei più”.
Pogba ha ricordato come il ritorno all’Old Trafford sia stato tutt’altro che semplice, anche per via del suo costo record: “Eravamo la peggior squadra al mondo, anch’io ero il peggior giocatore al mondo. Ma abbiamo vinto tre trofei. La gente può dire ciò che vuole. Siamo i peggiori? Ok, non c’è problema. Accetto che non abbiamo giocato bene, ma so che abbiamo vinto tre trofei. Perché puoi essere la miglior squadra al mondo, puoi giocare grande calcio e vincere zero titoli. E chi se ne ricorda? Nessuno”.
Il futuro di Pogba potrebbe essere lontano dal campo: “Non mi dispiacerebbe affatto provare a recitare per diventare il nuovo Denzel Washington, i miei film preferiti sono Pulp Fiction, Il Gladiatore e Scarface, ma per il momento sono concentrato sul calcio. Non ho tempo per una ragazza fissa, la mia mamma è la mia ragazza, anche se spero un giorno di avere dei figli e una moglie, quando sarà il momento giusto e troverò la donna giusta”.

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