Robert Mueller non può indagare sulle finanze della sua famiglia. A dichiararlo Donald Trump al ‘New York Times’. Di fronte alla domanda se il procuratore speciale per il Russiagate violerebbe una ‘linea rossa” in caso di indagini sugli affari della sua famiglia al di là dei rapporti dei Trump con la Russia, il presidente americano risponde: “Direi proprio di sì”. “Penso sarebbe una violazione”, aggiunge Trump, senza spiegare come reagirebbe in questo caso. Il presidente americano nega di essere sotto indagine malgrado vi siano notizie che Mueller stia verificando se il licenziamento del direttore dell’Fbi James Comey possa figurare come un caso di ostruzione della giustizia. “Non penso che siamo sotto indagine – ha detto – non sono sotto indagine. E per che cosa? Non ho fatto nulla di sbagliato”, Trump riprende infine sue vecchie accuse di conflitto d’interesse nei confronti di Mueller. Con il New York Times , si è lamentato che alcuni ex collaboratori del procuratore speciale abbiano contribuito alla campagna di Hillary Clinton. Inoltre, ha rimarcato, Mueller è stato fra i candidati intervistati per sostituire Comey, prima di venir scelto come procuratore speciale. “Era qui e voleva l’incarico”, ha detto Trump, secondo il quale anche questo è un conflitto d’interesse.
Con Putin ho solo parlato di adozioni. ‘E’ stato uno scambio di convenevoli, nulla di piu’. Abbiamo parlato di adozioni” afferma il presidente americano riferendo del colloquio con Putin. E’ ”interessante” – ammette Trump – che il confronto sia stato sulle adozioni, lo stesso tema al centro dell’incontro del giugno del 2016 fra Donald Trump Junior e alcuni esponenti russi con legami con il Cremlino. Un incontro quello del figlio che, secondo le email rivelate, aveva invece l’obiettivo di passare informazioni su Hillary Clinton. Donald Trump Junior sara’ sentito al riguardo il prossimo 26 luglio in Senato nel corso di un’audizione pubblica insieme all’ex manager della campagna di Trump, Paul Manafort. In un’audizione a porte chiuse sara’ invece sentito il 24 luglio Jared Kushner, uno dei piu’ stretti consiglieri di Trump e marito di Ivanka.
Dall’intervista emerge un Trump arrabbiato, soprattutto nei confronti di Sessions, colpevole a suo avviso di essersi astenuto dalle indagini sul Russiagate aprendo la strada alla nomina del procuratore speciale Mueller. ”Se l’avessi saputo non l’avrei nominato” dice senza mezzi termini Trump, definendo la decisione di Sessions ”molto ingiusta” nei suoi confronti.
L’intervista e’ stata condotta nello Studio Ovale ed e’ durata 50 minuti durante i quali, riporta il New York Times, il presidente americano ha mostrato anche il suo lato piu’ affabile, fra ironia e scambi di gentilezze con Arabella, la nipote figlia di Ivanka.
”Non sono indagato. Non ho fatto nulla di sbagliato” afferma Trump, senza risparmiare parole dure anche per Comey, che ha fatto leva – riferisce il presidente – su un dossier di informazioni compromettenti per mantenere il suo incarico. Trump mette in guardia anche Mueller, il procuratore speciale che indaga sul Russiagate: ”non ritengo dovrebbe” superare la linea rossa e spingersi a indagare sulle finanze della famiglia Trump se non per motivi legati alla Russia. Le polemiche sui rapporti fra Trump e la Russia continuano ad agitare la presidenza. E il secondo incontro con Putin al G20 tenuto nascosto per 11 giorni le ha ulteriormente alimentate nelle ultime ore. ”La cena si avviava verso il dessert e sono andato a salutare Melania”, che sedeva vicino al presidente russo.
”Ho salutato anche Putin” dice Trump, parlando di un colloquio non lungo di circa 15 minuti. Un colloquio ”interessante” che ha toccato le adozioni. Mosca ha sospeso le adozioni americane di bambini russi nel 2012 dopo l’entrata in vigore delle sanzioni nei confronti di alcuni esponenti russi per violazione dei diritti umani.
Argomenti: donald trump