Russiagate: Trump già sta pensando di graziare amici e parenti se condannati
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Russiagate: Trump già sta pensando di graziare amici e parenti se condannati

Il Washington post ha rivelato che il condannato ha già chiesto informazioni al suo team su come fare

Robert Mueller procuratore speciale del russiagate e Trump
Robert Mueller procuratore speciale del russiagate e Trump
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22 Luglio 2017 - 15.04


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Atteggiamenti da golpista o da “padrone” degli Stati Uniti: il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha parlato sulla sua possibilità di concedere la grazia, potere che starebbe analizzando in merito alle indagini sul Russiagate. “Sebbene tutti siano d’accordo che il presidente degli Stati Uniti ha il potere assoluto di graziare, perché pensarci quando al momento l’unico crimine sono le notizie fatte trapelare contro di noi. Notizie false”, ha scritto Trump su Twitter. Il Washington post ha rivelato che Trump avrebbe chiesto informazioni al suo team sul suo potere di concedere la grazia ai suoi collaboratori, ai suoi familiari e a se stesso, e che i suoi avvocati valutano i limiti di tale potere.
I presidenti americani possono concederla ad altri per reati federali, ma non è chiaro se possano applicarla a se stessi, possibilità che non è esplicitamente vietata dalla Costituzione ma che gli esperti ritengono sia da escludere perché comporterebbe conflitto d’interesse. L’uso del termine “assoluto” da parte di Trump lascia intendere che lui non ritenga ci siano molti limiti alla sua autorità, e che potrebbe valutare di usarla per le indagini dell’Fbi e del Senato sui presunti legami tra il suo team e il governo russo nella campagna elettorale del 2016.

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