Si può dubitare che sia stata sincera, ma forse dettata dal poverone politico. Ma come dire: meglio tardi che mai: “Il razzismo è il male e coloro che provocano violenza in suo nome sono criminali e delinquenti, compresi il Ku Klux Klan, neo-nazisti, suprematisti bianchi e altri gruppi d’odio, che sono ripugnanti per tutto ciò che ci è caro in quanto americani”. Così il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si è pronunciato alla Casa Bianca a seguito della forte pressione bipartisan giunta su di lui dopo i fatti di sabato a Charlottesville, in Virginia.
Diversi alti consiglieri di Trump, fra cui il nuovo capo di Gabinetto John F. Kelly, nelle ultime ore avevano fatto pressioni sul presidente affinché rilasciasse una dichiarazione di condanna più forte per i fatti di Charlottesville. Sabato sera Trump aveva fatto una condanna generica, esprimendosi contro “odio, intolleranza e violenza da molte parti”. Questo “da molte parti” aveva scatenato le critiche, giunte da destra e sinistra, con molti politici che hanno manifestato la necessità di una chiara condanna di razzisti e suprematisti bianchi.
La tensione poi ha continuato a salire, dopo che il presidente ha attaccato su Twitter il Ceo del gigante farmaceutico Merck, l’afroamericano Kenneth Frazier, per la decisione di quest’ultimo di lasciare il panel di consulenza degli industriali americani voluto dallo stesso Trump proprio in conseguenza della mancata condanna dei suprematisti bianchi. “I leader dell’America devono onorare i nostri valori fondamentali respingendo in modo chiaro espressioni di odio, intolleranza e supremazia di gruppi”, aveva affermato Frazier. E Trump in risposta aveva twittato: “Ora che Ken Frazier di Merck Pharma si è dimesso dal Manufacturing Council avrà più tempo per abbassare i prezzi dei farmaci che sono un furto!”.
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