Tempi duri per il navigatore genovese (anche se sono molte le città che sostengono di aver dato i natali allo scopritore dell’America)
Una statua in bronzo di Cristoforo Colombo a Yonkers, nello Stato di New York, è stata trovata decapitata. Lo ha raccontato la Nbc, secondo cui la polizia avrebbe poi trovato la testa nei pressi del monumento. Giorni fa, una statua di Colombo era già stata danneggiata da vandali a Baltimora.
Le statue di Colombo sono finite sotto osservazione in tutti gli Stati Uniti, perché considerate simboli razzisti, alla stregua di quelle degli ‘eroi sudisti’, che diverse città hanno cominciato a eliminare. A New York City, il sindaco Bill de Blasio ha annunciato una revisione di tutti i monumenti, che riguarderà anche la statua dell’esploratore che si trova a Columbus Circle.
Ieri, Los Angeles ha deciso di cancellare il Columbus Day dal calendario delle festività cittadine. Il Consiglio comunale si è schierato con gli attivisti che considerano l’esploratore genovese un simbolo del genocidio perpetrato contro i nativi in Nordamerica. Il secondo lunedì di ottobre, d’ora in poi, sarà dedicato a commemorare “le popolazioni indigene, aborigene e native, vittime del genocidio”. Molte città statunitensi, tra cui Seattle e Denver, hanno già sostituito il Columbus Day con l’Indigenous Peoples Day.
Campagna contro Cristoforo Colombo: a Yonkers decapitata una statua
Per molti il navigatore genovese appare come un simbolo del genocidio perpetrato contro i nativi in Nordamerica
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31 Agosto 2017 - 17.57
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