La Corte suprema irachena ha ordinato la sospensione del referendum sull’indipendenza del Kurdistan, indetto dalle autorità della regione autonoma per il 25 settembre. Non è chiaro, tuttavia, se queste ultime accetteranno la decisione, analoga ad altre richieste venute nelle ultime settimane dal governo e dal Parlamento, entrambe respinte.
In un comunicato, la Corte precisa di avere emesso l’ordine di sospensione in attesa di una sentenza riguardante la costituzionalità dell’iniziativa. La consultazione, volute da Massud Barzani, presidente della regione autonoma del Kurdistan, si dovrebbe tenere nel territorio della stessa regione, ma anche in altre aree contese con il governo centrale, in particolare nella provincia di Kirkuk, ricca di petrolio, occupata dalle milizie curde Peshmerga fin dal 2014. L’Onu e gran parte della comunità internazionale, con l’eccezione di Israele, si sono dichiarati contrari al referendum, temendo che provochi nuova instabilità in un Paese ancora alle prese con la Guerra all’Isis.