”La nostra vita come lo conoscevamo è cambiata”: bastano queste poche parole, pronunciate con tristezza dal sindaco di San Juan di Porto Rico, Carmen Yulin Cruz, a fare capire cosa si stia lasciando dietro l’uragano Maria: danni, devastazione, ma anche il dolore di tanta gente che ha visto la propria vita sconvolta che ora guarda con preoccupazione al futuro.
L’amministratrice – che ha parlato con i giornalisti all’interno di un rifugio, dove sono accolti quelli che non hanno più una casa – ha detto che l’uragano Maria è stato il più potente, da 80 a questa parte, a colpire l’isola, distruggendo centinaia di abitazioni, privando la maggior parte dei residenti dell’elettricità e causando inondazioni. L’uragano potrebbe accentuare la crisi finanziaria che sta già agitando l’isola, che ha lo status di Stato associato agli Usa.La devastazione è “praticamente assoluta”, ha detto ancora il sindaco di San Juan, aggiungendo che “molte parti di San Juan sono completamente allagate”.
Maria, dopo avere provocato la morte di almeno nove persone nei Caraibi, ha colpito la città costiera di Yabucoa, a sud-est dell’isola, con venti di 250 chilometri all’ora. Una potenza che addirittura ha distrutto la strumentazione di due stazioni radar dei servizi meteorologi statunitensi.
Dopo avere investito Porto Rico, Maria ha perso potenza, passando alla categoria 2. Ma, avvertono i meteorologi, potrebbe riprendere il vigore nelle prossime ore , mentre si dirige verso la Repubblica Dominicana.
Maria, venti a 250 km orari e piogge torrenziali: in ginocchi l'isola di Porto Rico
La maggior parte delle abitazioni di San Juan distrutte. Molte zone dell'isola allagate. Preoccupazioni per il futuro del territorio, già in profonda crisi economica
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21 Settembre 2017 - 08.10
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