Strage di Las Vegas, i sospetti della polizia: Paddock ha avuto complici
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Strage di Las Vegas, i sospetti della polizia: Paddock ha avuto complici

Oltre alle 42 armi, nella sua auto sono stati trovati 1600 caricatori e 22 chili di esplosivo

Una foto di Paddock da giovane
Una foto di Paddock da giovane
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5 Ottobre 2017 - 07.14


ATF

A parte i tentativi reiterati di depistaggio dell’Isis, la sparatoria del Mandala Bay presenta ancora molti lati oscuri. Sia per comprendere come sua nata l’idea di sparare sulla folla, sia per comprendere se il killer abbia agito da solo o no.
Stephen Paddock, l’autore della strage di Las Vegas, aveva nella sua auto 1600 caricatori di munizioni e diversi contenitori di un esplosivo usato comunemente al tiro al bersaglio per un totale di oltre 22 kg. Lo ha riferito lo sceriffo locale Joseph Lombardo, in una conferenza stampa di aggiornamento sulle indagini, aggiungendo che Paddock, dopo la carneficina, non intendeva suicidarsi ma sopravvivere e scappare.
Secondo la ricostruzione fornita dallo sceriffo, Paddock ha sparato per 10 minuti, dalle 22.05 alle 22.15, mentre due minuti dopo i primi due agenti sono arrivati al 32/mo piano dell’hotel da cui stava sparando sulla folla di un concerto. Prima di entrare nella stanza, però, sono passati complessivamente 75 minuti per evacuare tutte le altre stanze e procedere con tutte le cautele del caso, dato che non si udivano più spari.
Il killer inoltre potrebbe aver avuto dei complici, poiché risulta strano il fatto che nessuno avesse mai notato tutte quelle armi, nè a casa nè quando sono state trasportate nell’hotel. Inoltre “è molto strano il fatto che sia stato capace di spostare così tanto materiale (bellico) senza assistenza”, “si può dire che abbia beneficiato di un aiuto ad un certo momento”.
Quel che è certo, afferma ancora Lombardo, è che Paddock intendeva sopravvivere e scappare: ha sparato 200 colpi d’arma da fuoco nel corridoio quando una guardia della sicurezza si è avvicinata alla sua stanza d’albergo. La stessa guardia, pur essendo rimasta ferita ad una gamba, ha aiutato un gruppo di agenti a sgomberare le stanze al 32/mo piano.
Stephen Paddock aveva affittato una stanza tramite Airbnb all’Ogden hotel in contemporanea con un festival di musica alternativa tenutosi il 22-24 settembre, prima del massacro al festival di musica country.

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