Merkel cede ai falchi e fissa un tetto annuale per l'accoglienza ai rifugiati
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Merkel cede ai falchi e fissa un tetto annuale per l'accoglienza ai rifugiati

Accordo tra Cdu e Cristianosociali. Ora l'intesa dovrà andare al vaglio degli altri possibili alleati della coalizione, liberali e verdi

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9 Ottobre 2017 - 08.42


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Angela Merkel ha accettato, per la prima volta, di mettere un tetto massimo annuale al numero di rifugiati da accogliere in Germania. Una mossa che sembra essere stata condizionata dalle crescenti pressioni provenienti del suo stesso partito, che chiede, dopo la doccia fredda delle recenti elezioni (32,9, il peggiore risultato da decenni per la Cdu), un maggiore rigore nella politica di accoglienza.
Una svolta giunta dopo una riunione dei vertici della Cdu e degli alleati Cristianosociali bavaresi, a conclusione della quale, dopo dieci ore di discussione, è stato redatto un comunicato in cui si afferma: ”Vogliamo assicurare che il numero di persone accettate per motivi umanitari non superi i 200.000 all’anno”,.

Angela Merkel e Horst Seehofer, presidente del partito bavarese, illustreranno in una conferenza stampa congiunta i termini dell’accordo.
Uno dei punti da definire è quello relativo ai centri di accoglienza, che, in base all’accordo, dovranno riunire, in luoghi fisici ben definiti, i richiedenti asilo che ora sono invece sparsi per tutto il Paese.
La chiarezza sui contenuti dell’accordo viene ritenuta un punto vitale per la formazione del prossimo governo. E questo potrebbe ora creare qualche frizione con gli altri due partiti che dovrebbero formare la colalizione, i liberali e i verdi, con questi ultimi peraltro favorevoli ad una poltica di accoglienza più aperta possibile.
L’accordo, fissando non limitazioni rigorose, ma un obiettivo annuale, parrebbe una forma attenuata di limitazioni, concentrandosi sui flussi di rifugiati che il governo può controllare, come quelli che arrivano attraverso la quota di richiedenti asilo dell’UE o per riunificazione familiare. Il principio del diritto di asilo comunque non è messo in discussione. E Angela Merkel vuole lasciarsi un margine di manovra in caso di grandi crisi umanitarie, come la guerra civile in Siria.

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