L'esercito filippino dopo 5 mesi strappa all'Isis il controllo di Marawi
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L'esercito filippino dopo 5 mesi strappa all'Isis il controllo di Marawi

L'ultima sacca di resistenza un palazzo dove decine di guerriglieri si erano asserragliati con i loro ostaggi. Confermata la morte dell'emiro Isnilon Hapilon

L'esercito filippino entra a Marawi
L'esercito filippino entra a Marawi
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globalist Modifica articolo

23 Ottobre 2017 - 08.38


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Dopo cinque mesi di scontri violentissimi, l’Esercito filippino ha ripreso il controllo della città di Marawi, nella parte meridionale del Paese, caduta nelle mani di gruppi jihadisti, la più grande a maggioranza musulmana della popolazione.
L’annuncio ufficiale è stato dato dal ministro della Difesa di Manila, Delfin Lorenzana, che ha detto che le operazioni militari nella città devono essere considerate come concluse, con la liberazione di tutti gli ostaggi in mano islamista.
Gli scontri che portarono alla caduta di Marawi nelle mani dei gruppi islamisti erano seguiti all’operazione militare mirata alla cattura di un esponente jihadista, Isnilon Hapilon, prima ricercato come capo del gruppo Abu Sayyaf, poi come emiro dell’Isis nella regione. Nei giorni scorsi il presidente Rodrigo Duterte ha annunciato la morte di Hapilon, che figurava nell’elenco americano dei”terroristi più ricercati”.
La sparatoria finale è stata quella resasi necessaria per eliminare l’ultima sacca di resistenza jihadista, un unico edificio in cui diverse decine di miliziani si erano asserragliati con le persone che avevano portato con sè come ostaggi.
Secondo quanto ha reso noto il colonnello Romeo Brawner Jr, i combattenti asserragliatisi nel palazzo facevano parte del gruppo Maute, che prende il nome da due fratelli jihadisti che si sono alleati con il ramo filippino dell’isis.
L’operazione per la riconquista di Marawi è stata molto più lunga di quanto sperassero le autorità filippine.

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