Il nuovo allenatore del Benevento accolto dai tifosi con uno striscione razzista: 'zingaro'
Top

Il nuovo allenatore del Benevento accolto dai tifosi con uno striscione razzista: 'zingaro'

Tre anni fa fu protagonista, da allenatore del Foggia, di un alterco con giornalisti sanniti, abbandonando la sala stampa. Una cosa che non gli è stata 'perdonata'

De Zerbi
De Zerbi
Preroll

globalist Modifica articolo

24 Ottobre 2017 - 13.56


ATF

Il benvenuto della tifoseria del Benevento al nuovo allenatore, Roberto De Zerbi, chiamato alla disperata impresa di salvare la squadra, ultima in serie A a zero punti, è stato un simpatico striscione in cui lo si etichetta come ”zingaro”, laddove in questa definizione si legge disprezzo e razzismo, non certo passione (la chiamano ancora così) sportiva.
”De Zerbi zingaro” e non magari ”Grazie”, magari pensando che l’allenatore ha raccolto non una sfida, ma l’incubo di accompagnare con dignità, da oggi e fino alla fine del campionato, una squadra che sarà pure stata falcidiata dagli infortuni, ma che era e resta oggettivamente inadeguata alla massima serie, dal punto di vista del parco giocatori.
De Zerbi di certo non era la prima scelta della dirigenza sannita, ma è facile penare che, prima che lui accettasse, altri allenatori, magari più esperti, abbiano rifiutato. Lui invece ha detto sì, tentando una impresa -l a salvezza – che varrebbe più di uno scudetto.
Ma da dove nasce questo garbato modo di accogliere il nuovo allenafore delle ‘streghe’ giallorosse? Dal fatto che tre anni fa, quando allenava il Foggia, dopo una partita pareggiata col Benevento, De Zerbi disse che la sua squadra avrebbe meritato la vittoria, ingaggiando un duello verbale con i giornalisti beneventani, tanto da lasciare la sala stampa. Peggio di lui fece un calciatore foggiano, che insultò i tifosi sanniti. Nè ha cancellato l’astio contro di lui il fatto che il Benevento fu promosso proprio superando il Foggia e che De Zerbi si complimentò con il capitano sannita, Lucioni, per l’impresa.
Nel calcio la riconoscenza ha vita brevissima (come può testimoniare Claudio Ranieri, esonerato da quel Leicester portato alla vittoria in premier League, che aveva cominciato con l’obiettivo della salvezza), mentre l’odio va avanti per anni, per decenni.
La sue prime frasi da allenatore del Benevento sono state scontate: quando avremo a disposizione tutti i giocatori, rinasceremo. Ma, chiedetevi, cosa avrà fatto più effetto, la promessa che il Benevento risorgerà o quel semplice ‘De Zerbi zingaro’?

Leggi anche:  Il calcio è nel pallone: serve il Var a chiamata?

Native

Articoli correlati