Rahul Gandhi è diventato ufficialmente il nuovo presidente del Partito del Congresso, fondato nel 1885, ancor prima della nascita dell’India moderna.
Il pronipote di Nehru, l’unico candidato alla carica, succederà a sua madre, Sonia Gandhi, che ha ricoperto il ruolo per 19 anni, un record per questo partito di opposizione.
Il passaggio di consegne tra Sonia e Rahul Gandhi, che ha 47 anni, si è svolto durante una cerimonia presso la sede del Congresso a Nuova Delhi, alla presenza dei leader del partito, tra cui l’ex primo ministro Manmohan Singh.
La nomina do Rahul Ghandi (il padre, Rajiv, fu ucciso in un attentato nel 1991) arriva in un momento critico per il Partito, due anni dopo la più grande sconfitta della sua storia nel 2014, quando ha ottenuto solo l’8% dei seggi in Parlamento e il 20% dei voti. Il compito del nuovo leader è quindi difficile: cercare di fare rivivere l’idea di un’India pluralista, in un’epoca in cui il nazionalismo indù opprime le minoranze, e ricostruisce un’opposizione al primo ministro, Narendra Modi.
Peraltro il Partito del Congresso governa solo due grandi Stati, sui 29 che compongono la federazione indiana. Entrato in politica nel 2004, Rahul Gandhi era già vicepresidente del Partito del Congresso dal 2013.
Rahul Ghandi succede alla madre Sonia alla guida del Partito del Congresso
Eredita la leadership di una formazione politica ai minimi in termini di numero di deputati, di voti e di Stati della federazione indiana in cui è ancora al potere
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16 Dicembre 2017 - 12.48
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