Turchia: reintegrati 1.800 dipendenti pubblici licenziati dopo il fallito golpe
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Turchia: reintegrati 1.800 dipendenti pubblici licenziati dopo il fallito golpe

Finiti nei guai per avere usato un' app di messaggistica criptata usata anche dai golpisti

Il fallito golpe in Turchia
Il fallito golpe in Turchia
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12 Gennaio 2018 - 10.25


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Oltre 1.800 dipendenti pubblici turchi che erano stati licenziati nell’ambito delle purghe contro la rete di Fethullah Gulen, accusato da Ankara di essere l’ispiratore del tentato golpe del luglio 2016, sono stati reintegrati. Lo riferisce l’agenzia Anadolu, parlando di decreto legge ha permesso il reintegro di 1.823 dipendenti pubblici. Nella maggior parte dei casi il loro licenziamento era stato messo in relazione al fatto che usavano una applicazione di messaggistica criptata (ByLock), la stessa utilizzata da alcuni presunti golpisti.
Il 27 dicembre, il procuratore capo di Ankara, Yuksel Kocaman, aveva chiesto il rilascio di 1.000 persone arrestate per questo motivo quando si era scoperto che il collegamento a ByLock era frutto un reindirizzamento e non quindi di una specifica volontà. 
Dopo il tentativo di colpo di Stato, oltre 150 mila persone sono state licenziate per presunte complicità con i golpisti, mentre il numero degli arrestati sarebbe salito a 55 mila.

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