Dopo la sua condanna in appello a una lunga pena detentiva per un caso di corruzione, all’ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, è stato impedito, a partire da ieri, di lasciare il Paese. A rendere nota l’adozione della misura è stato il Ministero della Giustizia. Lula sarebbe dovuto partire alla volta di Addis Abeba, in Etiopia, per una conferenza della FAO.
Una corte d’appello di Porto Alegre ha ritenuto Lula colpevole di corruzione passiva e riciclaggio di denaro, per avere accettato un appartamento di grandi dimensioni da parte di una società di costruzioni. La corte ha quindi determinato la pena per Lula in dodici anni ed un mese di reclusione, pur concedendogli il beneficio della libertà per consentirgli di preparare l’appello.
“Non vi è alcun impedimento legale per l’ex presidente Lula di viaggiare all’estero. Avevamo già informato la giustizia della sua partecipazione a questo evento di leader internazionali prima della sentenza “, ha dichiarato uno dei suoi avvocati, Cristiano Zanin Martins. “Lula ha il diritto di andare e venire”, ha aggiunto.
La sentenza di condanna impedisc a Lula di ricandidarsi alla presidenza del Brasile, che lo avrebbe visto favorito.
Dopo la condanna, a Lula hanno impedito di lasciare il paese
Doveva andare ad Addis Abeba per una conferenza della Fao. Una corte d'appello di Porto Alegre gli ha inflitto dodici anni ed un mese di reclusione, pur lasciandolo libero
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26 Gennaio 2018 - 10.04
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