La strage di Parkland poteve essere fermata: ma il vice-sceriffo è fuggito
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La strage di Parkland poteve essere fermata: ma il vice-sceriffo è fuggito

Quando il killer ha cominciato a sparare Scot Peterson si è nascosto dietro una colonna invece di aiutare gli studenti: un codardo

I funerali delle vittime della strage di Parkland
I funerali delle vittime della strage di Parkland
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23 Febbraio 2018 - 20.21


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L’unico armato e pagato per proteggere le persone era lo stesso che è fuggito e si è nascosto: «Un codardo» che ha fatto «un pessimo lavoro»: così il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha definito il vice sceriffo Scot Peterson, l’unica guardia armata del liceo di Parkland (Florida) che, nonostante i suoi 32 anni di servizio, si è messa al sicuro all’esterno della scuola anziché entrare ed affrontare Nikolas Cruz mentre uccideva 17 suoi ex compagni.
Il comportamento di Peterson, che si è dimesso solo dopo essere stato incastrato dalle immagini della video sorveglianza, allunga la lista dei fallimenti delle autorità che avrebbero potuto prevenire la strage e indebolisce la controversa proposta del presidente di armare gli insegnanti, rilanciata oggi insieme all’ipotesi di rivedere la politica delle gun-free zone anche per le basi militari.
«Non è mai entrato, non ha fatto nulla», ha ammesso in conferenza stampa un «devastato» sceriffo Sheriff Israel. «Non ci sono parole», ha aggiunto quasi tra le lacrime. Il video, corroborato anche da testimoni, mostra Peterson che resta fuori della scuola dopo l’inizio della sparatoria, cercando riparo dietro una colonna di cemento.
Altri due vice sceriffi sono stati messi a mezzo servizio per aver ignorato le dritte degli ultimi due anni sulla pericolosità di Cruz, ha riferito Israel, ammettendo inoltre che il suo ufficio aveva ricevuto ben 23 telefonate sul giovane negli ultimi dieci anni, senza però dare alcun seguito.

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