Non si fermano davanti alla morte, davanti alle stragi, davanti a donne massacrate in chiesa o ragazzini uccisi nelle scuole: adesso la National Rifle Association (Nra), la potente lobby Usa delle armi, ha intentato una causa federale contro la legge promulgata venerdì dal governatore della Florida che introduce misure restrittive sulle armi, tra cui l’aumento dell’età minima per l’acquisto da 18 a 21 anni. Un provvedimento approvato nei giorni scorsi dal Congresso statale a tre settimane dalla strage nel liceo di Parkland.
Secondo la Nra, la legge viola il secondo emendamento della costituzione, quello che garantisce il diritto alle armi. “La legge punisce i proprietari di armi che rispettano la legge a causa di atti criminali di individui folli”, ha detto il direttore esecutivo della Nta Chris Cox.
“Rendere sicure le nostre scuole e proteggere i diritti costituzionali degli americani non sono reciprocamente esclusivi”, ha aggiunto. La Nra sostiene che le persone che hanno compiuto 18 anni sono considerate adulte “per quasi tutti gli scopi e certamente per quello di esercitare i diritti costituzionali fondamentali”.
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