La Russia ha avviato una sua inchiesta sul “tentato omicidio” di Yulia, la figlia dell’ex spia Sergei Skripal, avvelenata con il padre nel Regno Unito lo scorso 4 marzo. Contemporaneamente una procedura di “omicidio” è stata aperta anche inseguito alla morte sospetta di un altro esiliato russo a Londra, Nikolaj Glushkov.
Come è noto, Londra ritiene Mosca responsabile dell’avvelenamento di Skripal padre e figlia, facendo scattare una serie di ritorsioni a livello diplomatico ed anche finanziario.
Il giudizio del governo briutannico, che reputa probabile che l’ordine di avvelenare l’ex spia sia partito direttamente da Vladimir Putin, ha provocato la rabbiosa reazione di Mosca, acuendo lo scontro tra Russia e Gran Bretagna.
Nikolaj Glushkov, un esiliato russo nel Regno Unito, era amico dell’ex oligarca ed oppositore di Putin Boris Berezovsky, trovato morto in circostanze inspiegabili a Londra, dove era da anni in esilio. Secondo alcuni media, il corpo di Nikolaj Glushkov mostrava segni di strangolamento.
Per questi due casi, il comitato investigativo russo afferma di essere “pronto a lavorare con gli organi competenti nel Regno Unito”.
Nel frattempo, la polizia britannica ha annunciato venerdì l’apertura di un’indagine sull’uccisione di Glushkov “in seguito ai risultati dell’autopsia”. Scotland Yard ha dichiarato in una dichiarazione che le indagini sono state affidate all’anti-terrorismo, anche se non appare evidente un collegamento tra le due vicende.
La Russia apre un'inchiesta sull'avvelenamento di Yulia Srkipal e la morte di Glushkov
Siamo pronti a collaborare con gli organi competenti del Regno unito, dicono da Mosca dopo le fortissime tensioni diplomatiche degli ultimi giorni
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17 Marzo 2018 - 09.56
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