Si dice che il frutto non può cadere lontano dall’albero e, a leggere le notizie che in queste ore stanno arrivando dagli Stati Uniti, questo proverbio sembra azzeccatissimo. Il frutto in questione si chiama Donald e, per disinguersi dal padre, ha un bel ‘jr’ subito dopo l’ingombrante cognome, Trump.
E’ di poco meno di una settimana fa la notizia che Donald jr e la moglie, Vanessa Haydon, dopo anni di amore e matrimionio, tradottisi in cinque figli, hanno deciso di divorziare. Un annuncio che ha sorpreso molti, abituati a vederli sempre insieme, immagine plastica della famiglia americana dell’alta borghesia, con i figli belli e biondi nelle foto di gruppo, dove mamma e papà si guardano occhi negli occhi a conferma di un sentimento sempiterno.
Ma la vera notizi è che a chiedere il divorzio era stata la signora Trump che, a detta di chi li frequentava, non viveva che il marito ed i figli.
Gli avvocati delle due parti si sono premurati a spiegare che la separazione ed il prossimo divorzio sono all’insegna della amicizia e che, per questo, si sarebbe risolto tutto con una bonaria composizione, senza nemmeno passare per i tribunali.
Perfetto, manca solo il ricordo lacrimevole per il tacchino e la torta di mele del Ringraziamento e l’immagine da ‘Mulino bianco” in salsa newyorkese è pronta.
E allora? Ecco, nel quadretto di ”ci lasciamo, ma restiamo amci” c’è un particolare, che ci riporta all’assunto iniziale. La signora Vanessa ha chiesto il divorzio dopo avere scoperto che Donald Jr ha avuto una lunga frequentazione con tale Aubrey O’Day. Chi era è costei, si chiederà il 99,99 per cento di chi ci legge? Era una partecipante al programma televisivo condotto per anni da Donald sr, ”Celebrity apprentice”.
La relazione è talmente datata che, si scopre oggi, Vaessa Trump ne era venuta a conoscenza quando era incinta del terzo dei suoi cinque figli. Pare che il rampollo di casa Trump avesse deciso di lasciare moglie e figli per ufficializzare la relazione con la signorina O’Day venendo però convinto dalla famiglia (il padre, probabilmente) a restare a casa. Cosa che ha fatto con impegno e vigore, tanto che sono arrivati altri due figli.
E mentre Donald Jr, devastato da dubbi amletici, restava col corpo a casa e col cuore vicino alla signorina O’Day, quest’ultima cosa faceva?
Da cantautrice (questo recita il suo profilo professionale) ha pensato: quale modo migliore per fargli capire (a Donald jr) quel che provo per lui se non una canzone?
Presto fatto e dalla fantasia d’artista della signorina in questino è uscita una canzone, che forse non ha scalato la classifiche di Billboard, ma almeno aiuta, con il suo titoto ”DJT ”(il nome completo è Donald jr Trump), a capire la profondità del sentimento.
Sul testo si può anche sorvolare, tanta è la sua pochezza (la frase centrale – che si riferisce per dovere di cronaca – è “Mi odio per amarti; Ti odio per aver lasciato morire il nostro amore’……). Tutto qui? No perché la storia, finita nelle mani degli esperti di dietrologia, ha un altro capitolo. Il giorno del giuramento di Trump padre, con accanto la sua famiglia, Donald jr in prima fila, Aubrey O’Day ha affidato a Twietter un altro profondo pensiero che, a leggerlo oggi, ha un retrogusto strano:”la mia storia che non ho raccontato, ora vale milioni”.
Se avete pensato male, ricordate che ognuno è innocente sino a prova del contrario.