Sabato scorso un uomo di 39 anni turco-tedesco, Yusuf Ünsal, ha cercato di rimuovere dei poster che mostrano le atrocità commesse dai turchi contro il popolo curdo che erano appesi da un presidio di sostegno ai curdi di Afrin montato da mesi nel centro di Stoccarda, in Germania. Il presidio in questi mesi ha ricevuto molto sostegno, sia da cittadini privati tedeschi, sia da gruppi antifascisti e di sostegno alla causa curda.
L’uomo è stato arrestato, ma è stato rilasciato poche ore dopo. Ha inoltre ricevuto una chiamata dal presidente Erdogan, che si è congratulato per la sua azione a nome anche del Akp, il partito di cui Erdogan è leader.
Ovviamente, la notizia è stata riportata in maniera molto diversa dai siti vicini al presidente turco che, lo ricordiamo, è praticamente proprietario di tutti i siti di news in Turchia, compresi quelli che facevano parte dell’opposizione. In questi articoli si legge il biasimo della Turchia verso la polizia tedesca che, sostengono, è stata troppo brutale con Ünsal. Nessun commento sul fatto che, in quello che è niente di meno che un raid fascista, l’uomo ha cercato di nascondere le immagini su quello che i turchi stanno facendo ad Afrin.