Gaza, Israele spara ancora sulla folla: 528 manifestanti feriti, 12 gravi
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Gaza, Israele spara ancora sulla folla: 528 manifestanti feriti, 12 gravi

Tensione altissima. L'esercito israeliano ha schierato cecchini e carri armati: spari e lanci di lacrimogeni

Tensioni come ogni venerdì lungo la Striscia di Gaza
Tensioni come ogni venerdì lungo la Striscia di Gaza
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13 Aprile 2018 - 09.46


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Un’altra giornata di sangue: sono 528 i manifestanti palestinesi feriti dai soldati israeliani alla barriera di confine tra la Striscia di Gaza e lo Stato ebraico nel terzo venerdì della ‘Grande marcia del ritorno’. Lo ha reso noto il ministero palestinese della Sanità di Gaza, precisando che la maggior parte dei manifestanti è stata ferita da proiettili e da gas lacrimogeni. Dodici di loro, inoltre, sono in “gravi” condizioni.
Le proteste, organizzate dal movimento islamico palestinese Hamas, hanno preso il via il 30 marzo e culmineranno il 15 maggio in concomitanza con la Giornata della Naqba, ossia la ‘catastrofe’, celebrata ogni anno dai palestinesi all’indomani dell’anniversario della nascita dello Stato ebraico.
Israele replica alle accuse
“Non lasciatevi ingannare dalla cortina fumogena e dai civili. Le cosiddette dimostrazioni non sono null’altro che un altro tentativo di Hamas di terrorizzare Israele”, ha detto il portavoce dell’esercito israeliano Jonathan Conricus, affermando che le proteste sono “appoggiate dall’Iran”.
Vicino a Khan Yunis, nel sud del Paese, i manifestanti hanno bruciato le immaginidel primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, che considerano “amico di Israele”.

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La giornata di scontri

Come ogni venerdì, anche oggi, sono cominciati gli scontri tra l’esercito israeliano e i manifestanti palestinesi riunitisi nella Striscia di Gaza. Accade puntuale ogni settimana, dallo scorso 30 marzo. E purtroppo si registrano già molti feriti: almeno 360 tra operatori sanitari, giornalisti e palestinesi, di cui uno in gravi condizioni a detta del ministero della sanità della Striscia .
L’esercito israeliano ha schierato cecchini e carri armati al confine per far fronte alla cosiddetta “Marcia del ritorno”. Alcuni manifestanti palestinesi si sono riuniti presso la recinzione di confine tra la parte settentrionale della striscia di Gaza e Israele e hanno tentato di entrare nel territorio dello stato ebraico. L’esercito israeliano ha risposto sparando sulla folla con proiettili veri. Si prevede che la tensione nell’area rimarra’ altissima per tutta la giornata.
La scorsa settimana, quasi 20.000 palestinesi hanno manifestato lungo il confine tra Gaza e Israele, mentre la settimana precedente c’erano circa 30.000 manifestanti lungo la barriera di sicurezza che divide i due territori.

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