Otto Warmbier è lo studente americano morto in patria dopo un anno di detenzione in Corea del Nord e adesso la famiglia ha aperto un’azione legale presso una corte federale degli Usa contro Pyongyang, accusando il paese di aver violato le norme internazionali.
Otto è stato detenuto un anno e mezzo con l’accusa di aver commesso un atto sovversivo su mandato degli Stati Uniti: aveva infatti staccato un poster raffigurante l’immagine di Kim, probabilmente per il desiderio goliardico di portarlo a casa.
Ma profanare qualsiasi cosa riporti l’immagine del dittatore è assolutamente fuorilegge e Otto è stato arrestato all’aeroporto, quando stava per tornare a casa. Durante la sua prigionia, Otto è andato in un coma da cui non si sarebbe mai più ripreso. Rimpatriato, è morto a 22 anni il 19 giugno 2017.
La Nbc evidenzia che l’azione legale potrebbe avere conseguenze sui rapporti diplomatici tra Stati Uniti e Corea del Nord a circa un mese dall’incontro che Donald Trump e Kim Jong-un dovrebbero tenere.
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