La stampa europea spara sull'alleanza Lega-M5s: una minaccia all'Europa dei lumi
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La stampa europea spara sull'alleanza Lega-M5s: una minaccia all'Europa dei lumi

Le Monde e l'Economist tra i giornali più duri: l'attacco portato grazie a una retorica complottista multiforme, anti-elite e anti-scientifica va ben al di là

Matteo Salvini e Luigi Di Maio
Matteo Salvini e Luigi Di Maio
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18 Maggio 2018 - 09.41


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Se la Russia applaude, la parte della stampa più europeista non nasconde la preoccupazione: dopo i mercati e i partner europei mercoledi’, quando sono emersi i dettagli della prima bozza del “contratto per un governo del cambiamento”, sono i giornali internazionali a essere allarmati di fronte alla prospettiva concreta di una coalizione tra il Movimento 5 Stelle e la Lega in Italia.
Il giudizio più duro è arrivato da Le Monde, in un editoriale dal titolo significativo: “Italia: una sfida mortifera posta all’Europa”. Il quotidiano francese, come altri giornali prima di lui, sottolinea che pur avendo programmi molto diversi, 5 Stelle e Lega hanno deciso di associarsi “attorno a un nemico comune: la Commissione di Bruxelles. Sul piano economico, il progetto delle due formazioni – un mix di aumento delle spese e tagli alle tasse senza coerenza – ha di che inquietare”.
Il conflitto con l’Ue supera il deficit, il debito o le banche. “Sulla sicurezza e le migrazioni, i vincitori del 4 marzo hanno già annunciato una stretta che prefigura uno scontro molto duro con Bruxelles. L’annuncio di un avvicinamento con la Russia, assortita dal rigetto delle sanzioni adottate dopo l’annessione della Crimea, fa pesare la minaccia di una frattura in seno alla solidarietà occidentale. Sarebbe una vittoria eclatante per Vladimir Putin. Cosa ancora più grave, la contestazione identitaria promossa dalle due forze è potenzialmente devastatrice”, scrive il quotidiano di Parigi.
Le conclusioni di Le Monde sono di rara virulenza: “La sfida posta dai 5 Stelle e dalla Lega non è solo diretta contro un’Europa tecnocratica. L’attacco portato grazie a una retorica complottista multiforme, anti-elite e anti-scientifica va ben al di là. Ciò che è in gioco, è niente meno che l’eredità dell’Europa dei Lumi”.

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Il quotidiano spagnolo El Mundo, in un altro editoriale, sottolinea che per l’Unione Europea arrivano “nubi dall’Italia”. Non solo la coalizione tra “due partiti estremisti come la Lega Nord e il M5S (.) difficilmente darà stabilità al paese” perché si tratta di “un’unione contro natura tra due formazioni populiste che non condividono nulla, tranne la loro fobia europea”. Il problema per l’Ue èche “non resisterebbe all’assalto di un paese così grande” come l’Italia in mano ai populisti.
Anche l’Economist dedica un editoriale all’Italia, criticando i mercati che sono rimasti tranquilli fino a mercoledì prima di svegliarsi di fronte alla minaccia 5Stelle-Lega. “Suonare il violino prima che Roma bruci”, il titolo del commento: “i populisti italiani sono più pericolosi di quanto sembrino”.
Secondo l’Economist, sono diverse le ragioni per preoccuparsi, come i programmi incoerenti di M5s e Lega sul piano economico, il loro “viscerale euroscetticismo (che) minaccia l’integrità della zona euro, le “distrazioni perverse” stile simpatie per i movimenti no-Vax.
“Pericolose da sole, le loro proposte politiche potrebbero essere molto peggio messe insieme”, scrive il settimanale, sottolineando che i piani di bilancio di Di Maio e Salvini sono “irresponsabili”. Di fronte alla fragilità dell’Italia “né la Lega né i 5S offrono soluzioni ai problemi reali”, scrive l’Economist, che lancia un agghiacciante avvertimento: se gli italiani non correggeranno da soli questa situazione “saranno i mercati a rendere un duro verdetto”.
Un giudizio simile arriva dal Wall Street Journal, che definisce il contratto per un governo del cambiamento come “pura fantasia” (Magical Thinking, ndr) nel titolo del suo editoriale. Se i mercati si sono risvegliati mercoledì è per “buone ragioni”: le ricette economiche del programma 5Stelle-Lega, dall’aumento del deficit alla marcia indietro sulla legge Fornero sono sbagliate (il Wsj plaude solo alla Flat Tax) e un governo italiano filorusso potrebbe complicare le relazioni tra Ue e Usa. Il Wall Street Journal non manca d’ironia. “L’Italia ha avuto più di 60 governi in 73 anni e cosi’ la nuova coalizione che si sta formando tra M5S e Lega probabilmente non è destinata a durare più delle altre”, scrive il quotidiano americano, prima di concludere: “Gli italiani hanno un genio tutto loro per sopravvivere a pessimi governi. Così il meglio che si possa dire è che troveranno un modo per sopravvivere anche a questo”.

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