Follie razziste: le torture in Libia? Sono solo menzogne e retorica
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Follie razziste: le torture in Libia? Sono solo menzogne e retorica

L'estremista di destra mandato al Viminale si lascia andare ad affermazioni sconcertanti: la guardia costiera libica è seria il vero pericolo sono le Ong

Migranti in Libia
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25 Giugno 2018 - 18.04


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Parole vergognose che, per comodità, negano un dramma testimoniato da decine e decine di fonti indipendenti e dalle stesse nazioni unite: le torture, gli stupri e gli abusi a cui sono sottoposti i migranti in Libia.
Ma per lo xenofobo razzista catapultato al governo non è vero. Torture in Libia? Solo retorica.
Ha detto il ministro di Polizia: “Oggi ho visitato un centro di accoglienza e protezione per mille migranti che sarà pronto entro un mese con la collaborazione dell’Unhcr: vale contro la menzogna e la retorica per cui in Libia si tortura e si ledono i diritti civili”.
Di ritorno da Tripoli l’estremista di destra si è auto-elogiato, come in una sotta di parodia a Trump: In cinque ore di missione non ho scoperto l’universo libico – ha aggiunto – è possibile che ci siano dei campi gestiti male e che ci siano collusioni con i trafficanti di migranti , ma in una situazione di totale instabilità noi dobbiamo sforzarci di dare il nostro sostegno concreto a quelle che sono le autorità locali internazionalmente riconosciute. La guardia costiera libica in mare ha dimostrato grande serietà ed efficienza al di sopra di ogni sospetto: sono gli equipaggi delle navi delle Ong ad essere assai più pericolosi per la vita degli stessi migranti e di tutti gli altri”.
E’ possibile ci siano collusioni? Ma sta scherzando. Nemmeno legge i rapporti delle nazioni unite o dell’unione europea. Ormai per giustificare la disumanità si sono messi a giocare alle tre scimmiette.

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