La tragedia dei 'croceristi' della Diciotti: tagliato un dito a un bimbo per ricattare i genitori
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La tragedia dei 'croceristi' della Diciotti: tagliato un dito a un bimbo per ricattare i genitori

Storie terribili - che hanno trovato conferme - dei migranti 'liberati' dalla nave dopo l'intervento di Mattarella. Una donna violentata in Libia

La nave della Guardia Costiera Diciotti
La nave della Guardia Costiera Diciotti
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13 Luglio 2018 - 16.50


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Una storia di miseria e di disperazione che non merita la derisione dei razzisti nostrani arrivati al Viminale al seguito di un’ondata di odio, ai compromessi grillini e a una parte del Pd che ha ‘invocato’ un governo Lega.-M5s secondo la logica del tanto peggio tanto meglio: per convincere i genitori a dare altro denaro e proseguire il loro viaggio in Italia i trafficanti di uomini in Libia hanno rapito il figlio e gli hanno tagliato un dito. Col “trofeo” esibito per dimostrare di quali atrocità erano capaci sono andati dalla coppia che ha dato loro i soldi. E’ una delle “ordinarie” storie di violenza raccontate dai profughi arrivati ieri a Trapani a bordo della nave della Guardia Costiera Diciotti.
I mediatori culturali e gli investigatori, con l’ausilio degli interpreti, stanno raccogliendo le testimonianze dolorose dei 67 migranti partiti dalla Libia, soccorsi in mare dal rimorchiatore Vos Thalassa e poi trasferiti sulla Diciotti.
Una donna cinquantenne ha invece riferito di essere stata violentata più volte prima della partenza. La sua storia è stata confermata dai medici della Cisom di Malta e poi dai sanitari trapanesi che l’hanno visitata. Drammatiche le parole di un giovane che ha raccontato di aver visto morire la moglie: sarebbe stata assassinata a colpi di pistola nel campo profughi dai trafficanti.

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