Un piccolo segnale in uno stato teocratico dove gli appartenenti alle minoranze religiose sono più o meno cittadini di serie B: ma adesso gli appartenenti a minoranze religiose in Iran potranno essere eletti nei Consigli municipali.
Una legge in tal senso è stata ratificata oggi dal Consiglio per la determinazione degli interessi dello Stato, secondo quanto reso noto da uno dei suoi membri, Majid Ansari.
La ratifica di questo organismo, che deve mediare nelle dispute tra il Parlamento e il Consiglio dei Guardiani della Costituzione, mette fine ad una disputa durata nove mesi sulla sospensione dalla carica di consigliere municipale della città di Yazd dello zoroastriano Sepanta Niknam, al quale era stato impedito di assumere la carica nonostante fosse stato eletto nelle elezioni locali dell’ottobre scorso.
Una riforma della legge elettorale che permetteva ai non musulmani di essere eletti nei Consigli municipali era stata approvata dal Parlamento ma respinta dal Consiglio dei Guardiani.
Ora la decisione del Consiglio per la determinazione delle scelte ha risolto la disputa in favore del Parlamento e dello stesso Niknam, l’unico consigliere comunale zoroastriano in Iran.
In Iran anche i non musulmani potranno diventare consiglieri municipali
Il caso era nato dopo la sospensione dalla carica nella città di Yazd dello zoroastriano Sepanta Niknam. Ma le minoranze religiose non hanno tutti i diritti
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21 Luglio 2018 - 15.22
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