Scontri tra milizie a Tripoli: colpo di mortaio vicino all'ambasciata italiana
Top

Scontri tra milizie a Tripoli: colpo di mortaio vicino all'ambasciata italiana

Scontri a fuoco e lanci di razzi hanno spinto le autorità libiche a chiudere per 48 ore l'aeroporto internazionale di Mitiga

L'aeroporto libico di Mitiga
L'aeroporto libico di Mitiga
Preroll

globalist Modifica articolo

1 Settembre 2018 - 09.56


ATF

Tutti contro tutti. In un paese dove non c’è pace e dove bande criminali e terroristi impazzano.
 Un colpo di mortaio sparato durante gli scontri fra milizie a Tripoli si è abbattuto su un albergo situato a poco più di cento metri dall’ambasciata d’Italia ferendo tre persone. Si tratta dell’Hotel Al Waddan, come riferisce il sito Alwasat citando una fonte ufficiale. L’ambasciata italiana non ha subito danni e che tutto il personale sta bene.
“Un colpo di mortaio si é abbattuto sull’hotel Al-Waddan facendo tre feriti fra i civili dopo la violazione della tregua, ha annunciato sabato il portavoce del Servizio di soccorso e urgenze, Osama Ali”, riferisce il media libico. Il portavoce “ha aggiunto che un bombardamento di razzi indiscriminato e sporadico contro diverse aree prosegue da sabato mattina”, scrive ancora il sito aggiungendo che “un obice si é abbattuto su un’abitazione nella zona di Ashour senza causare perdite di vite umane”.

Scontri all’aeroporto di Mitiga

 Sporadici scontri a fuoco e lanci di razzi hanno spinto le autorità libiche a chiudere per 48 ore l’aeroporto internazionale di Mitiga, a Tripoli, e a dirottare i voli sullo scalo di Misurata. Lo ha riferito il sito d’informazione ‘Libya Herald’, precisando che il provvedimento è entrato in vigore ieri dopo che gli scontri tra le milizie, inizialmente limitati alla zona sud della capitale, hanno interessato altre aree di Tripoli.
Secondo le autorità locali, almeno 16 razzi sono caduti nei quartieri di Arada, Girgarish, Ghoat Shaal, Siyahia, Wadi Rabea, Furnaj, Sug Juma e Mitiga. Il bilancio degli scontri tra le milizie è di 39 morti e 119 feriti, in gran parte civili.

Native

Articoli correlati